Regia di Manuel Mur Oti vedi scheda film
Sembra facile fare un melò e molti ci hanno provato lasciandoci più o meno la faccia, mentre altri con armi diverse e cinematograficamente padroni del mezzo, hanno saputo navigare e nuotare in acque facili ad impaludarsi. Gli anni '50 sono gli anni in cui una enorme quantità di registi hanno osato, spuntando spesso le loro armi, magari ottenendo un successo di periodo, che oggi abbiamo dimenticato senza fatica e magari volentieri. Si contano nelle due mani i veri maestri di generi, anche se qualcuno è rimasto sepolto in una cinematografia, appunto, come quella spagnola anni'50 come Mur Oti, ai più, almeno in Italia sconosciuto, vedendo questo film si notano subito le differenze, pur immergendosi in una trama che va oltre il consentito, anche da un certo lato dell'interpretazione, ma il taglio della fotografia, le scelte ad orologio dei momenti clou, il montaggio tutto porta ad un risultato che luccica e brilla di luce propria, con scene in esterni che vanno oltre il racconto sentimentale. Certo la scena del finale lunghissima e quasi insostenibile è di una tensione forse mai osata al cinema, ma c'è anche quella del tentativo di suicidio come quelle ambientare al Luna Park. Un film che si deve inquadrare in un certo periodo, certamente, ma senz'altro da vedere e non giudicare con superficialità
Una storia fortissima che arriva alla follia dei sentimenti, e che solo una regia competente e di prima qualità la poteva salvare.
Un maestro che arriva a vettte diffcili a pensare, ma che a vedere al cinema sembra possibile raggiungere
Un'attrice destinata d un cinema di maniera
Attore che poi crescerà anche nella mani di Bunuel e non solo
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