Regia di Sam Mendes vedi scheda film
A Sam Mendes piacciono gli americani e agli americani piace Sam Mendes. Basta uno sguardo superficiale ai suoi film per capirne le ragioni: lo sguardo del regista è sempre puntato sulla famiglia, le sue opere sono sempre impregnate di buoni sentimenti anche quando cerca la trasgressione, come in American beauty. Non fa eccezione lo stucchevolissimo American life, che già dal titolo (della versione italiana) denuncia la tendenza cerchiobottista: il richiamo esplicito all'America e al tema della "vita" e l'assonanza col suo film di maggiore successo. American life parte con un cunnilingus praticato con gli occhiali e i calzini e si dipana come un road movie estenuante durante il quale una coppia di ultratrentenni in attesa di una bambina fa il periplo di amici e parenti facendo incetta di prescrizioni e proscrizioni sul modello della famiglia ideale. Uguale a decine di altri film scritti senza alcuna verve creativa, il loro caracollare da una città all'altra degli States diventa l'occasione per tracciare ritratti di famiglia in un interno più o meno riusciti. Predicatorio, cristologico e buonista, molto "scritto", il film ha dalla sua qualche guizzo nei dialoghi e una colonna sonora - in gran parte attribuibile al songwriter indie Alexi Murdoch - davvero apprezzabile.
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