Regia di Claudio Cupellini vedi scheda film
A furia di sentirlo ripetere, mi ero convinto che “Una Vita Tranquilla” fosse davvero un noir. Cosa strana per il cinema italiano (almeno quello prodotto/distribuito dai soliti noti), e infatti, come volevasi dimostrare, di noir non c’era proprio nulla. C’erano invece una sceneggiatura non troppo felice, dentro la quale è rimasto ingessato pure il gigantesco Servillo (non si starà inflazionando un po’ troppo?) e due giovanotti insopportabili ( i personaggi tanto quanto gli interpreti) che mi hanno reso indigesta la visione per tutto il tempo. Niente di che, insomma, questo film del quale tante lodi ho sentito tessere, e che rimane agganciato solo al suo generoso protagonista e poco altro.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta