Regia di Claudio Cupellini vedi scheda film
La vita tranquilla è quella che insegue giorno per giorno Rosario fu Antonio,passato da camorrista in Campania e presente da ristoratore rispettato e rispettabile con una famigliola nuova di zecca. Ma il passato ritorna a urlare la sua presenza sotto forma di un figlio che,legato alle ecomafie campane,è venuto in Germania per uccidere un funzionario che avrebbe potuto danneggiare i traffici illeciti dei suoi capi.E non trova di meglio da fare che stabilirsi assieme al suo complice nell'albergo ristorante del padre.Cupellini è bravo a tenere coperto il suo gioco posizionando costantemente la tensione oltre il livello di guardia e non lo fa con trucchetti beceri di regia o altro.Lo fa grazie a una sceneggiatura che dosa abilmente i colpi di scena e fa scoprire gradualmente la verità(o quella che può essere la verità) allo spettatore.L'apparente calma della provincia tedesca fa da contrappunto al travaglio interiore dei vari personaggi:Rosario ha ritorvato un figlio a cui vuole dichiarare il suo affetto ma questo lo rifiuta quasi sdegnosamente(esemplificativa la scena silenziosa in campo medio dell'abbraccio abbozzato da Rosario al figlio ritrovato a cui costui si ritrae),Diego il figlio ha ritrovato il padre per un (in)conscio desiderio di vendetta,la moglie di Rosario capisce che sta accadendo qualcosa attorno a lei e alla sua famiglia ma non capisce cosa e sa di non poter far nulla.Nella sua apparente linearità la vicenda di Una vita tranquilla è frastagliata da numerosi interrogativi:perchè il figlio prima vuole ritrovare solo il padre e poi vuole vendicarsi nel modo più atroce possibile per poi avere un ultimo fatale ripensamento?Perchè Rosario sceglie un altra volta di fuggire e come interpretare questo suo gesto?Semplice vigliacchieria?
Per quanto mi riguarda il comportamento di Rosario è improntato al desiderio di difendere la sua nuova famiglia.Dopo quello che è successo sa benissimo che è diventato di nuovo un bersaglio per i suoi vecchi compari di camorra traditi,la sua vita che era sparita nel nulla ritorna sotto gli occhi di chi lo vorrebbe morto e quindi stare assieme alla moglie e al figlio piccolo equivale a mettere anche loro nel centro del mirino.Rosario si ritrova ancora una volta nella situazione di dover resettare tutto per perseguire di nuovo l'ideale di Una vita tranquilla.Se gli va bene.
Servillo riesce come al solito a sfumare magistralmente il suo personaggio:testardo,ombroso,forse impaurito ma terribile macchina da guerra quando è necessario.Da solo vale il cosiddetto prezzo del biglietto.Vado al cinema sempre perchè spinto dal regista più che dal cast.Servillo ha raggiunto nella mia considerazione uno status sufficiente a farmi andare al cinema per vedere il suo lavoro soprassedendo sul nome del regista.Perchè se avessi dovuto soffermarmi solo sul pedigree registico di Cupellini(il suo esordio Lezioni di cioccolato si distingueva solo per essere un contenitore passivo di product placements di tutti i tipi)sarei rimasto a casa.Questo film non ha paura a sporcarsi con le logiche del genere,non ha paura a distaccarsi dai soliti clichè del cinema italiano intento solo a guardarsi l'ombelico e a coltivare il proprio orticello.Questo film si iscrive nel panorama di quel cinema medio da esportazione che da noi perlopiù manca.E poco male se è un film che non sembra italiano.Ma il pubblico pare averlo quasi del tutto ignorato.Meglio allora continuare a guardarsi l'ombelico?
regia valida
prova eccellente come al solito
non male
caricato a pallettoni
ottima
B(D)oris
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