Regia di Claudio Cupellini vedi scheda film
Il racconto della vita di Rosario Russo, un ex camorrista di cinquant'anni che ha ucciso trentadue persone ed ottenuto il potere per poi condurre un'esistenza nel terrore di essere ammazzato a sua volta. Un giorno di Agosto, l'uomo sparisce. Per quindici anni tutto lo credono morto mentre in realtà questi si era trasferito in un piccolo albergo di Francoforte, dove conduce una nuova e ben più tranquilla vita.
Da una apparentemente idillica immobilità iniziale, si passa ad un discendente climax di angoscia, trasmesso dal personaggio di Rosario: su di lui, uomo perseguitato da un terribile passato, è immersa l'emotività della vicenda, in un progressivo aumento di tensione che si fa a tratti insostenibile. Da un soggetto imperfetto, Cupellini tira fuori una sfavillante chicca nera, fatta di persecuzione, segreti inconfessabili, rimpianti e nostalgia. Tuttavia non riesce a mantenere quella coerenza narrativa della prima parte, cadendo a tratti in banalità. Ma comunque sia, è un'opera di indubbio impatto emotivo, apprezzabile grazie anche e soprattutto all'ottima interpretazione di Toni Servillo
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