Regia di Massy Tadjedin vedi scheda film
Il debutto come regista della sceneggiatrice iraniana Massy Tadjedin è una bella scoperta. Presentato al sempre tribolato e discusso Festival (anzi: Festa) del Cinema di Roma, Last Night porta in scena le dinamiche di un'agiata coppia americana alle prese col trittico routine, desiderio, fedeltà/tradimento. Lo fa bene, procedendo con metodo, scandagliando sul duplice binario lui e lei - e rispettivi paralleli amanti o pseudotali - ogni moto del cuore e dell'anima e ogni pulsione istintiva a contrasto con la razionalità delle scelte e del quotidiano. Film dunque sulla normalità, intesa come verosimile vissuto o reale possibilità di vita a venire. Quattro protagonisti, quattro personalità, quattro performance assai differenti tra loro per scrittura e registro interpretativo. Keira Knightley (fortuna vuole che debba scriverlo e non pronunciarlo sennò mi incarterei come al solito) non è solo un volto fashion ma un'attrice davvero talentuosa e degna di nota. Melò (antico e) modernissimo ambientato e fotografato con cognizione di causa, appassiona fino all'ultimo, con un epilogo per nulla scontato nei suoi singoli aspetti, muovendosi con passo elegante. Va sottolineata la totale assenza di volgarità o caduta di stile in ogni scena, svolgimento dell'azione o dialogo. Grande equilibrio d'insieme per un piccolo trattato sul sentimento dell'amore e sulla felicità dell'individuo, uomo o donna che esso sia.
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