Regia di Massy Tadjedin vedi scheda film
Il tradimento è argomento caro alla settima arte ed il dilemma se sia peggio commetterlo con la mente o con il corpo può certamente essere annoverato fra i massimi sistemi della filosofia più spicciola. Ognuno ha da dire la sua in merito, ognuno in base alle proprie esperienze, desideri oppure paure. "Last night", scritto e diretto da Massy Tadjedin, ce ne offre uno spaccato non troppo inverosimile ponendo al centro di tutto una giovane coppia benestante. I due, forse, sono ancora innamorati ma la noia e l'abitudine li portano a subire il fascino della novità che, nel caso dell' uomo, si traduce in un'avvenente collega mentre in quello della donna, assume le sembianze di un amore passato, non espresso ma mai dimenticato. Il tutto si svolge nell'arco di tre giorni in cui i due mettono alla prova, neanche troppo inconsciamente, il proprio rapporto di fiducia. Ambientato in una New York anonima e stranamente poco partecipe, il film della regista iraniana si svolge in interni extra-lusso di appartamenti ed alberghi tanto alla moda quanto freddi, esattamente come i personaggi che li abitano o come le canzoni che si possono ascoltare nella colonna sonora. Distacco, difficoltà di comunicazione ed i capricci sentimentali dei protagonisti possono a tratti irritare ma il quadro che ne esce fuori è credibile quanto basta e la sceneggiatura delinea discretamente le figure dei protagonisti sebbene vagamente stereotipati. L'evoluzione in parallelo dei due tradimenti è poi un escamotage narrativo abusato ma sempre efficace che porta lo spettatore ad agognare il fatidico incontro della coppia dopo gli avvenimenti della notte appena trascorsa lontani l'uno dall'altra. Azzeccato il guizzo sul finale, un po' meno la scelta di casting che ha in Eva Mendes e Sam Worthington i punti più deboli. Meglio Canet mentre la Knightley - ancora una volta bellissima e magnetica nonostante una preoccupante magrezza - si piazza un gradino al di sopra di tutti.
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Lo penso anch'io Valdemar e poi non ci posso fare nulla: stravedo per quel viso.
a me fisicamente la Knightley non fa impazzire ,come attrice la trovo non più di bravina perchè ha la tendenza insopportabile a pronunciare le battute protrudendo la parte inferiore della bocca...oddio detto così sembra ridicolo ma non so come spiegarlo meglio:quando parla espone spesso l'arcata dentale inferiore e lo trovo parecchio fastidioso.Tornando a questo film l'ho trovato parecchio pretenzioso (le ragioni di tradimento sono ben più banali nella quasi totalità dei casi) e anche disonesto(perchè qui l'uomo fa la figura del porco assatanato mentre sembra che la donna prima di tradire ci debba pensare un migliaio di volte e poi magari non consuma).Non so che ambiente frequenta la sceneggiatrice ma il mondo non funziona precisamente così...Un saluto e scusate se ho rubato dello spazio...
Non devi scusarti bradipo, sono sempre lieto di ricevere i tuoi commenti. Avevo letto la tua opinione su "Last Night" dopo aver visto il film e non mi ci ero ritrovato tantissimo. Inusuale ma può succedere. Quello che mi dici sulla Knightley è condivisibile ma quello che tu prendi come un vezzo mascellare, io lo trovo semplicemente un' adorabile peculiarità. Son di parte perché la ragazza mi piace da sempre ma sono d'accordo con te sul fatto che la sua magrezza abbia un che di preoccupante. Per quanto riguarda invece il soggetto del film, be', la dinamica descritta può non appartenere a molti ma esiste. Eccome se esiste. Sì, forse l'uomo non fa un'ottima figura ma davvero non conosci nessuno come il personaggio interpretato da Worthington? Ad ogni modo la donna non se la cava meglio perché anche il personaggio di Eva Mendes non è che sia un esempio d'integrità morale. Con ciò, anche in questo caso, non mi sento di dire che la situazione proposta dal film sia troppo irreale, anzi. Se invece ti riferisci al mancato coinvolgimento sessuale della Knightley, personalmente ho una mia chiave di lettura: è solo una questione di tempo. La vicenda si svolge in tre giorni scarsi e lascia ad intendere tutto fuorché un ricongiungimento della coppia. Lui è pentito, lei no. Il tradimento fisico è dietro l'angolo.
Il mondo è pieno di personaggi come quello di Worthington,non dico che l'uomo è sempre modello di specchiata virtù e anche il personaggio della Mendes non viene giudicato così male perchè in fondo lei è libera....lei si propone e Worthington ne dispone senza tanti problemi.Ecco credo solo che personaggi così travagliati come quello della Knightley per un tradimento che non dovrebbe avere conseguenze sono piuttosto rari....il tradimento secondo me vive di dinamiche molto più banali e non così nobili......
Capisco quello che dici bradipo e posso concordare ma credo che il tradimento viva ANCHE di dinamiche più banali. La gamma di motivazioni è ampia, io stesso ci son passato e mi brucia ancora adesso. Ciao.
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