Regia di Tod Williams vedi scheda film
Per mantenere l’aura da documento ritrovato, come nel primo capitolo, tutto è tenuto sotto riserbo: il trailer mostra poco o nulla e del cast è comunicato solo il ritorno della coppia protagonista. Cade però l’illusione del filmato di famiglia in quanto, al posto della non professionista Katie (qui in una piccola parte), il ruolo principale è affidato a Sprague Grayden, che risulterà familiare a molti e siamo riusciti a riconoscere grazie a numerose apparizioni in diverse serie Tv da Six Feet Under a Sons of Anarchy. Per il resto, tutte le meccaniche del modello sono ripetute, aggiungendo giusto un po’ di telecamere, un bambino, una ragazza, una domestica e una cagna. La sorella di Katie, sposata a un marito dal lavoro proficuo e poco impegnativo, vive da casalinga in una villa bella ma infestata (non vale però la pena di dedicarsi a letture politiche). Anche questa volta l’uomo ha l’hobby dei filmini, inoltre vengono installate varie telecamere di sorveglianza. Più varietà di punti di vista e meno traballamenti non cambiano però le regole del gioco, ossia quotidianità statica in attesa dello spavento. Che, come nell’originale, si fa attendere troppo: nei primi settanta minuti non accade quasi nulla e quel che succede poi non vale una scena di [REC]. Unica trovata: da prequel il film diventa un sequel, comunque roba per soli nerd appassionati della “saga”.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta