Regia di Robert Schwentke vedi scheda film
Action movie accattivante ed originale nell’impostazione generale già fin dalle premesse non fosse altro, perché, per una volta, la terza età si prende completamente la ribalta e le suona di santa ragione a tutti lasciando da parte il tempo che passa, gli acciacchi e pure le malattie.
Frank Moses (Bruce Willis) è un ex agente della Cia ormai in pensione che nella sua nuova vita tranquilla fa la corte ad una donna più giovane (Mary-Louise Parker), quando improvvisamente si vede aggredire in casa da un manipolo di uomini armati fino ai denti.
Per sua fortuna non si è per nulla arrugginito, scappa, rimette insieme il gagliardo team dei tempi che furono e si getta nella mischia per capire cosa sta accadendo e quindi rimettere le cose a posto.
Scoprirà che dietro a tutto c’è un piano per insabbiare una verità pericolosa che potrebbe mettere a repentaglio una carriera politica molto sponsorizzata.
Film girato con un buon passo e tante simpatiche idee a fare da corollario alle avventure di un team che è tutto uno spettacolo.
Risulta infatti soprattutto gustosa la caratterizzazione dei tanti personaggi in gioco (tra forza di volontà, spirito di sacrificio e pure un amore mai tramontato), a parte un Bruce Willis in forma, ma piuttosto standard, spiccano un John Malkovich letteralmente pazzo, che risolleva di peso una parte centrale per il resto un po’ stantia, e una Helen Mirren che lasciati da parte gli ambienti perbene non si fa problemi a scaricare un caricatore dietro l’altro.
Certo la storia di fondo lascia un po’ il tempo che trova, le licenze al buon senso sono molteplici, mentre la credibilità dei momenti “hot” è scarsa e non perché legata ad azioni impossibili per chi ha già trascorso gli anni migliori, quanto perchè tutto fila fin troppo liscio anche quando sembra irrimediabilmente compromesso (vedi per esempio la fuga dall’Fbi sulla neve, improvvisamente un centinaio di nemici scompare nel nulla).
Ma nonostante questo il registro è troppo divertente e ritmato per lasciarsi indispettire da alcune fragilità (che comunque potevano un po’ meno evidenti) e si finisce per stare piacevolmente al gioco che trova alcuni momenti davvero notevoli.
Su tutti citerei una parte finale molto lunga e concitata come poche (un vero spettacolo a stelle e strisce), mentre invece il finale in se è troppo da cartolina, e più di uno spezzone con John Malkovich protagonista (“vecchio un paio di palle!” detta dopo aver fatto letteralmente esplodere un po’ di nemici).
Pellicola quindi di puro svago, contraddistinta da una moltitudine di battute ironiche, da non prendere troppo sul serio (altrimenti funziona poco e male), ma dalla quale al contrario lasciarsi prendere.
E in questo modo il piacere è garantito e ne vale la pena.
Scatenato.
Non difetta affatto in ritmo e da vita ad un insieme fracassone e simpatico, trovando un felice connubio tra action e umorismo.
Regia di buon mestiere.
Si trova nel classico film dove può rendere al meglio peraltro con un personaggio tosto, e variegato, tra le mani.
Non certo una sorpresa, al contrario di altri partner, ma una piacevole conferma.
Gagliardo.
Brava a stare al gioco.
Simpatica e frizzante.
La voce della saggezza.
Strappa risate col trucco del televisore non sintonizzato, per il resto si tratta di un ruolo minore che definisce con collaudata maestria.
Discreto.
Una delle sue ultime apparizioni (ma i film che interpretato dopo non sono, almeno al momento, arrivati in Italia) e il sorriso è lo stesso di sempre.
Nel ruolo del "cattivone" di turno senza troppa enfasi.
Sufficiente.
Nei panni della nuova leva della Cia lanciata all'inseguimento dei terribili "vecchietti".
Una delle sue interpretazioni più riuscite, pur non arrivando nemmeno lontanamente vicino al talento di molti suoi compagni di set.
Energico.
Si deve essere divertito un sacco a girare questo film.
Un folle completo, è nettamente il più simpatico del gruppo e trova una delle sue interpretazioni migliori degli ultimi anni (nei quali a dir la verità non ne ha poi imbroccate tante).
Semplicemente grande.
Si cala con caparbietà nel contesto senza dimenticarsi di essere una donna di gran classe.
L'esperienza insegna.
Piccolo ruolo, ma delineato con cura e capacità.
Discreto contributo.
Sufficiente.
Piccolo ruolo piuttosto rigido, lei aderente allo stesso.
Sufficiente.
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