Regia di Robert Schwentke vedi scheda film
La pellicola, diretta da Robert Schwentke, presenta una premessa intrigante e un cast talentuoso, ma purtroppo delude in parte le aspettative, non riuscendo a raggiungere il pieno potenziale che avrebbe potuto avere. Le battute sono divertenti (ma non troppo), l'azione è adrenalinica (ma non troppo), il ritmo è veloce (ma non troppo). Bruce Willis, Helen Mirren, Morgan Freeman e John Malkovich contribuiscono a rendere il film godibile nonostante le sue imperfezioni, purtroppo la regia non si distingue per innovazione e non riesce ad emozionare e a creare suspense o suscitare empatia. Il film non riesce a costruire una trama fluida, ma si presenta come una serie di episodi slegati tra loro, che non contribuiscono a dare senso e profondità alla narrazione. Questo porta a una sensazione di distanza tra le diverse parti della storia. Le singole scene potrebbero essere interessanti, ma la mancanza di una connessione più fluida tra di esse ne compromette il risultato. Red ha conquistato il pubblico grazie al tipico sorrisetto malizioso di Bruce Willis, il quale dimostra ancora una volta di essere un attore dalla presenza carismatica e magnetica sullo schermo. Ottima la performance eccentrica e stravagante di John Malkovich, che disegna un personaggio unico e originale, con un mix irresistibile di comicità, paranoia e follia. Altra nota positiva è Mary-Louise Parker, la sua interpretazione vivace e le sue abilità comiche aggiungono un elemento di divertimento e freschezza al film. In definitiva, il motivo principale per guardare Red è sicuramente il clima di complicità e divertimento che si percepisce tra gli attori, si ha l'impressione che sul set si siano divertiti molto e questo ha reso le scene più spiritose anche quando non erano particolarmente brillanti.
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