Regia di Drew Dowdle, John Erick Dowdle vedi scheda film
«Dalla mente di M. Night Shyamalan» ecco una storiella nera, vintage come Ai confini della realtà. Cinque sconosciuti sono intrappolati su un ascensore e uno a uno, quando cadono le luci, vengono uccisi: tra loro si nasconde nientemeno che il diavolo. Ma non temete, non è uno spoiler, fin dalla prima voce over sui titoli di testa la chiave di lettura è presentata in modo inequivocabile e proprio qui sta il problema. Devil è infatti rovinato dall’insistente didascalismo morale, con il diavolo che punisce solo chi lo merita (dunque assai meno inquietante del Pazuzu dell’Esorcista, pur evocato dal volto subliminale in video), cui si aggiunge il Tema del perdono attraverso il poliziotto, ex alcolista, che ancora non ha superato la morte della famiglia in un incidente stradale rimasto senza colpevole. Il tutto con la sottigliezza di una palla da demolizione. Si salvano regia e montaggio, che evitano la moda minimalista e in tempo reale (Buried e Paranormal Activity) alternando l’interno dell’ascensore alle corse del poliziotto. Mancano però le cose più importanti, ossia i personaggi e un vero mistero che non si risolva in modo scialbo e pure rassicurante. L’esatto contrario di quanto si chiede a un film intitolato Devil.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta