Regia di Hong Sang-soo vedi scheda film
Praticamente questo film si basa, per oltre due ore di durata, su un unico espediente stilistico (peraltro desueto): piano-sequenza con zoom ed eventuale contro-zoom per focalizzare l'attenzione su un particolare personaggio o momento o stato d'animo. Un'idea molto rigorosa ed eseguita con grande eleganza. Peccato che venga messa al servizio di una vicenda di per sè noiosa, con la classica triangolazione sentimentale, orchestrata all'insegna di un estenuante scandaglio di psicologie, comportamenti, gesti, impulsi, desideri. Sembra Rivette, sembra Rohmer, sembra certo cinema "dialettico" transalpino: non a caso, Song andrà ad ambientare "Notte e Giorno" a Parigi.
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