Shamoto gestisce un piccolo negozio di pesci tropicali. È preoccupato perché la sua seconda moglie, Taeko, non va d’accordo con sua figlia, Mitsuko. Un giorno Mitsuko viene fermata per taccheggio in una drogheria. Nel negozio incontrano un uomo amichevole di nome Murata, che l’aiuta a sistemare la faccenda col gestore. Anche Murata gestisce un negozio di pesci tropicali e Shamoto stabilisce un legame di amicizia con lui; Mitsuko comincia addirittura a lavorare per Murata e si trasferisce a casa sua. Quello che Shamoto non sa, tuttavia, è che dietro i suoi modi amichevoli Murata nasconde molti oscuri segreti. Con le sue menzogne ben congegnate, vende ai clienti pesci di poco valore a prezzi gonfiati. Chi si accorge della frode o non si presta alle sue lucrose macchinazioni viene ucciso e Murata e la moglie si sbarazzano dei cadaveri con sistemi raccapriccianti. Shamoto viene irretito dalle tattiche di Murata e quando, infine, si rende conto che l’amico è un pazzo e un serial killer che ha fatto sparire più di cinquanta persone, non è più in grado di fermarlo. Ora però Mitsuko è ostaggio in casa di Murata e lo stesso Shamoto è ormai complice involontario dell’assassino. L’efferatezza degli omicidi mina gradualmente la sua salute mentale e infine Shamoto, l’uomo comune, sarà spinto sull’orlo dell’abisso.
Shion Sono ci immerge in un mondo cattivissimo dove i caratteri miti sono destinati a perire se non si adeguano in fretta. La morte viene comminata con fredda indifferenza, allo stesso modo in cui si cerca di schiacciare una mosca fastidiosa. Trasformata in un congegno di precisa macelleria. Il sangue colora di nero anche gli acquari. Disturbante.
Capolavoro di Shion Sono. Un film cattivissimo, crudo, atroce. La follia dell'uomo capace di raggiungere vette inimmaginabili. Impossibile rimanere indifferenti di fronte ad un'opera come "Cold Fish".
Shamoto è la mediocrità fatta uomo: remissivo, non calcolato da nessuno, neanche dalla seconda moglie Taeko e men che meno dalla figlia Mitsuko che fa il suo porco comodo trattando la casa più o meno come un hotel aperto notte e giorno. Gestisce assieme alla moglie un piccolo negozio di pesci tropicali e acquariologia. Senza colori come lui. Il rituale del pranzo che vediamo… leggi tutto
Cold Fish è un film giapponese del 2010, scritto e diretto da Sono Sion.
L'opera è stata presentata alla 67° Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti.
Sinossi: Nobuyuki Shamoto è propietario di un piccolo negozio di acquari gestito insieme a sua moglie Taeko. La coppia non è molto affiatata inoltre il rapporto tra Taeko e Mitsuko (figlia…
Penso che raramente non potrò dimostrare tutto il mio entusiasmo quando scriverò di cinema orientale.
Shion Sono, un altro maestro indiscusso del cinema orientale, uno di quei registi che come Miike, Kitano e company lasciano il segno.
"Cold Fish", ispirato a fatti realmente accaduti è un capolavoro senza la minima ombra di dubbio. Un film che definirei "completo" di ogni…
Beh lo sappiamo tutti, quando la passione vince sul raziocinio, quasi sempre, ci si butta a capofitto.
Come davanti ad una enorme tavola imbandita di cibi prelibati si prova ad assaporare un pò di…
Partendo da un fatto di cronaca Shion Sono arricchisce la sua filmografia con un titolo estremamente diverso dai suoi canoni ma che può 'brillare di luce propria'.
Per alcuni il miglior film del regista, proprio perchè scevro da personalismi, spesso ridondanti, presenti in quasi tutte le altre prove registiche di SS.
Comunque un film intriso di eccessi: anche in…
Film Politicamente scorretti? Troppo movimentati? Che vi hanno lasciato a bocca aperta? O semplicemente "non ho mai visto niente del genere"? Questa volta non chiedo di scegliere il vostro film preferito di…
Non prendetemi per folle ma vedo Cold Fish come un sorta di Tokyo Story di Ozu ambientata ai nostri giorni, ovviamente sotto steroidi. Nel suo capolavoro, Ozu mostra l'inizio della dissoluzione della famiglia come istituzione, e l'espandersi dell'individualismo sfrenato (ricordate quando i figli dei due nonni di Viaggio a Tokyo mandano quest'ultimi in una città di…
"La vita è dolore", dice Shamoto, nella stupefacente parte finale di questo film di Shion Sono. Come dargli torto, dopo questi 144 minuti che si muovono fra la commedia, i film di yakuza, lo splatter e il delirio?! E' il mio primo viaggio all'interno dell'universo di Sono e dopo essere rimasto piuttosto freddo per tutta la prima parte, in cui un sovraeccitato proprietario di un megastore…
Con Cold Fish la vena schizoide e sanguinolenta di Sion Sono raggiunge probabilmente il suo apice. Di fatto Cold Fish, thriller furioso e splatter che rasenta la follia onirica di altri autori dell'est come Kim Ji-woon nel sadico riuscitissimo I saw the devil, celebra la lenta, progressiva trasformazione del coniglio in lupo vorace, del mite individuo senza carattere, dalla vita grigia,…
Io sono uno di quelli che va al cinema per vedere LO SPETTACOLO DELLA REALTA'.
Nel cinema ritengo che siano indicate tutte le variabili, quasi ci fossero tutte le frequenze che rappresentano uno spettro…
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Commenti (4) vedi tutti
Thriller, splatter..Be Sono ha trovato un equilibrio e un contrasto tra realtà e follia da vero maestro.. imperdibile
commento di metsu-itoShion Sono ci immerge in un mondo cattivissimo dove i caratteri miti sono destinati a perire se non si adeguano in fretta. La morte viene comminata con fredda indifferenza, allo stesso modo in cui si cerca di schiacciare una mosca fastidiosa. Trasformata in un congegno di precisa macelleria. Il sangue colora di nero anche gli acquari. Disturbante.
commento di Peppe ComuneCapolavoro di Shion Sono. Un film cattivissimo, crudo, atroce. La follia dell'uomo capace di raggiungere vette inimmaginabili. Impossibile rimanere indifferenti di fronte ad un'opera come "Cold Fish".
leggi la recensione completa di ClintZoneUn film ben recitato ma che non consiglio di vedere,qui c'è solo perversione umana allo stato puro.
commento di wang yu