Regia di Pasquale Scimeca vedi scheda film
Ancora una volta lo spirito di Verga aleggia intorno a coloro che vogliono cimentarsi in una vera interpretazione dell'animo, delle viscere, dello spirito della Sicilia.
Stavolta, Scimeca regala la sensazione che la lettura del capolavoro verghiano non è stato sufficientemente digerito dagli sceneggiatori o forse pesamente dimenticato nelle architetture narrative. Potrebbe anche essere vero che Scimeca ha utilizzato la famiglia catanese per puro pretesto o per intrinseca volontà di risparmiare sul battage pubblicitario, questo non lo possiamo sapere.
I sempre coraggiosi Malavoglia appartengono a quella risalente categoria di siciliani che ogni santo giorno vede nella Provvidenza l'ennesima illusione a cui aggrapparsi, con la perversa volontà di cadere (sciaguratamente) nella disperazione più nera.
Scimeca ancora una volta, non sbaglia di poco. Racconta senza raccontare, ammonisce senza essere moralista, interpreta senza essere pedante. Poi ci sono gli attori, la loro triste umanità, le facce grevi e marmoree, l'indolenza intellettuale che li rende supinamente feroci. Ma non c'è nulla da pretendere, in una terra avara come la Sicilia protesa generosamente a condividere soprattutto il dolore.
ottimo Alfio Antico
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta