Regia di David Michôd vedi scheda film
Fotografia cupa e asettiche atmosfere, l'inquietudine è la sensazione che prende sin dalle prime scene di questo film e non vi lascerà più sino alla fine.
Trionfatore al Sundance, è una drammatica crime story a tinte forti, che ruota intorno alle vicende di una famiglia di "bravi ragazzi" (di "scorsesiana" memoria).
Il film è lento, non vi è l'azione che ci si potrebbe aspettare e non si indulge in sentimentalismi, ma conduce magistralmente in un precipizio di situazioni estremamente coinvolgenti.
Ottime interpretazioni degli attori, dal giovane esordiente James Frecheville nel ruolo "J" Cody a Ben Mendelsohn, che interpreta l'inquietante "Pope", passando per il sempre ottimo Guy Pearce (nel ruolo del detective che conduce le indagini e l'unico che cerca di fornire una via d'uscita al giovane 'J' Cody) e Jacki Weaver, la nonna.
Un criminale dovrebbe sapere che, comunque vada, per lui finirà sempre male ('J' Cody, all'inizio del film)
Allora 'J'... hai fatto la tua scelta?? (detective Leckie a 'J', nel finale del film)
Che mondo di merda... ('Pope', finale)
Ambientato in una Melbourne tutt'altro che accattivante, il giovane protagonista Joshua 'J' Cody (splendidamente interpretato dall'esordiente James Frecheville) si viene a trovare suo malgrado coinvolto nell'epilogo della carriera criminale dell'entourage familiare della nonna, dopo che la madre è morta per ovedose. La polizia è intenzionata con ogni mezzo (lecito e non) a debellare la banda, ma soprattutto a togliere di mezzo il cattivissimo Andrew 'Pope' Cody (Ben Mendelsohn), mente manipolatrice della gang.
Un tappeto sonoro che spazia da musiche classiche ad alcuni pezzi pop che stridono volutamente con la drammaticità delle situazioni, rappresenta sicuramente uno dei punti di forza del film.
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