Regia di Giovanna Taviani vedi scheda film
Giovanna Taviani, «figlia dei fratelli Taviani» come ama definirsi (suo padre è Vittorio), è stata attrice 13enne in Kaos del 1984, il cui finale vedeva un gruppo di ragazzini biancovestiti scivolare sulla pomice verso il mare. Il barcaiolo di quel film, su una tartana dalla vela rossa, era Figliodoro, che la documentarista ha ritrovato per farne la sua guida nel viaggio di Fughe e approdi tra le Eolie. Gli isolani di Lipari, Salina, Stromboli, Vulcano e Panarea raccontano storie di vita comune ma anche vicende avventurose e drammatiche, come la fuga degli intellettuali Lussu e Rosselli confinati dal regime fascista, o la relazione tra la figlia di Mussolini, Edda Ciano, e un locale esponente del Partito Comunista. Racconti che si intrecciano con i film girati sulle isole, oltre a Kaos: Stromboli di Rossellini, Vulcano di Dieterle, L’avventura di Antonioni, Il postino con Troisi, Caro diario di Moretti e il documentario di De Seta Isole di fuoco. La Magnani era ancora sconvolta per il “tradimento” di Rossellini con la Bergman, la quale era incantata dai piedi scalzi degli isolani. Finzione e memoria si attorcigliano in un impasto di interviste, spezzoni e materiali di repertorio, che respirano umanità reinterpretando le storie (ogni abitante di Stromboli dà una personale versione del film) e la Storia.
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