Alfonso è uno scienziato napoletano, timido e impacciato, che ha appena perso il lavoro. Gayan è un affascinante ex campione di cricket srilankese che non ha più un soldo, è appena arrivato a Napoli ed è convinto di trovare il paradiso. Alfonso ha passato tutta la vita a studiare la migrazione delle cellule e a guardare telenovelas con la madre. Gayan ha viaggiato, ha conosciuto fama, gloria e denaro. In una Napoli multietnica, s’intrecciano i destini di Alfonso e Gayan, che si ritrovano a condividere giocoforza una catapecchia eretta abusivamente sul tetto di un palazzo nel cuore del quartiere srilankese della città. Alfonso è costretto, per un tragicomico equivoco, a nascondersi da una banda di malavitosi e Gayan diviene dapprima ostaggio e poi suo unico alleato. Da questa paradossale convivenza nasce tra i due una speciale amicizia, un sodalizio che darà loro il coraggio di affrontare il proprio destino, cambiandolo per sempre.
Note
Dramma grottesco, caricaturale, visionario, drammatico, e poi comico, fiabesco. Tanti ingredienti che purtroppo faticano a diventare una cosa sola. Una paradossale convivenza di registri che stinge i personaggi, e dentro la quale anche la magica atmosfera del quartiere srilankese, così come il coraggio dei temi, perdono smalto.
Napoli. Alfonso, biologo precario che studia la comunicazione tra le cellule in un laboratorio, a causa della crisi economica che imperversa viene licenziato. Su consiglio di un amico, si rivolge a una vecchia conoscenza d’infanzia, Vincenzo Cacace, piccolo imprenditore locale candidato a sindaco. Cacace, dopo l’esitazione del primo incontro, in cambio di una raccomandazione al… leggi tutto
“I morti stanno tranquilli, sono i vivi il vero problema”.
Esordio cinematografico per Paola Randi con una commedia dai toni surreali e contrastanti che mette a contatto, quanto in assoluta evidenza, degli emerginati (qui uno scienziato appena licenziato dopo anni di precariato ed un ex campione srilankese di cricket arrivato in Italia con ben altre aspettative di quanto invece… leggi tutto
"Into Paradiso" proprio non direi visto il posto dove e' andato a finire il Protagonista (e anche cosa deve fare per sopravvivere ...) e piu' che Commedia pare quasi virare verso il Drammatico : oltre a queste minuzie altro non c'e' da segnalare.voto.1. leggi tutto
"Into Paradiso" proprio non direi visto il posto dove e' andato a finire il Protagonista (e anche cosa deve fare per sopravvivere ...) e piu' che Commedia pare quasi virare verso il Drammatico : oltre a queste minuzie altro non c'e' da segnalare.voto.1.
“I morti stanno tranquilli, sono i vivi il vero problema”.
Esordio cinematografico per Paola Randi con una commedia dai toni surreali e contrastanti che mette a contatto, quanto in assoluta evidenza, degli emerginati (qui uno scienziato appena licenziato dopo anni di precariato ed un ex campione srilankese di cricket arrivato in Italia con ben altre aspettative di quanto invece…
Almeno stiamo facendo un tentativo di cinema diverso e non allacciato al dramma, come l'argomento propone a piene mani e senza disminuire i problemi che avvolgono il racconto, ma solo narrarli in maniera diversa, come in altre cinematografie già avviene da anni. Noi italiani che veniamo proprio dalla commedia all'italiana, che è stata un po' il capostipite di un racconto amaro ironico, e…
Uno scintillio originale ed estroso brilla in un angolo di Napoli. È un barlume di speranza. Umana e cinematografica. Da una parte l’improvvisa e incespicata solidarietà tra razze, religioni, condizioni sociali, dall’altra la capacità di una panoramica sorridente sui mali di un’attualità che all’apparenza ci sta ammonendo: “moriremo…
Il film parte a tremila, con ritmo e invenzioni stilistiche veramente azzeccate; poi nella seconda parte si sfilaccia un po', si dilunga in situazioni che potevano essere evitate, e perde un po' di smalto. Rimane la bontà di un ottimo esordio, e lo spaccato non conosciuto di una città che non smette mai di stupire, nel bene e nel male.
Potendo scegliere tra i fratelli Servillo, entrambe contemporaneamente nelle sale, sono contento di aver puntato su Peppe, snobbando “Il Gioiellino” di Molaioli con Tony tra le sue file, se non altro perché trovo sia buona abitudine diffidare dei film che reclamizzano in TV durante la programmazione per casalinghe. “Into Paradiso” è una buona opera prima,…
Ho appena visto il film con la presentazione della regista. E' una giovane donna simpatica e comunicativa. Alcune cose che ha detto: 'o paradiso esiste veramente ed è un fondaco a Napoli (vico Paradiso nella zona Cavone: centro storico zona museo-sanità) dove esiste una zona abitata soltanto o quasi da persone provienienti dallo Sri Lanka; hanno una vita molto coesa tra loro…
Napoli, Piazza Dante. Un gruppo di scugnizzi gioca a calcio con una pallina da tennis. Sul lato opposto, una decina di ragazzini srilankesi gioca a cricket. Da questa immagine nasce Into Paradiso, racconta Paola Randi, qui alla sua opera prima, fiorita dal desiderio di realizzare una commedia sull’immigrazione in Italia. I germogli si chiamano Alfonso e Gayan, due destini che si incrociano in…
Napoli. Alfonso, biologo precario che studia la comunicazione tra le cellule in un laboratorio, a causa della crisi economica che imperversa viene licenziato. Su consiglio di un amico, si rivolge a una vecchia conoscenza d’infanzia, Vincenzo Cacace, piccolo imprenditore locale candidato a sindaco. Cacace, dopo l’esitazione del primo incontro, in cambio di una raccomandazione al…
Gran bel lavoro,con le problematiche d'integrazione e del territorio di Napoli di contorno .. Finalmente un po' d' idee, tutti bravi gli attori, impagabili i titoli di coda...
Provare a trovare una definizione per le origini geografiche di Paola Randi, regista al suo primo lungometraggio, “Into Paradiso” (qui recensito),… segue
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Commenti (1) vedi tutti
VERA COMMEDIA NAPOLETANA CON DUE ATTORI BRAVISSIMI
commento di fralle