Regia di Aureliano Amadei vedi scheda film
* * * ( ½ ... + )
Tutti giù per terra.
Ok, più che da Sundance è da Giffoni ( e non che se fosse da sundance...). Però. Tre scene.
Arriva un'auto nera, una berlina di grossa cilindrata. Si ferma in curva a mezza costa e penso : Aureliano Amadei non c'ha proprio Soldi ( Tilde Corsi, Gianni Romoli, Claudio Bonivento : " ma ch'è...l'Appia questa ? Ah...! " : pure l'Appia di notte è in fuori campo... Però la scena tutta in autoambulanza è riuscita e molto bella e vera ) : per ricreare l'arrivo del Presidente de 'sta cippa c'ha i soldi solamente per una macchina soltanto e malamente e neppur'e niente scorta ant'e post, e manco auto blu, niente sirena, nulla di niente. E invece non ti scende il brachetto batrace comandante in capo 2003 ma...Elsa Fornero, che quando giunta al capezzale del ricoverato si accinge a chinarsi sul giaciglio per baciarlo in fronte...se già non si sapesse chi sia in realtà...uno penserebbe che stia per morderlo sul collo... E invece è la moglie del generale e madre del figlio del generale che Amadei ha conosciuto in Iraq stringendo subito amicizia : ecco perché la macchina non era un'auto blu ed era senza scorta e senza sporta : sui generali italiani si può e si deve dir di tutto...ma forse, seconde e terze case demaniali a parte, si...''muovono'' un po' meglio. Del resto devono muovere sottoposti a combattere iraqeni, afghani, kosovari, somali, mafiosi (?), mica Alex de Large.
Carina l'idea di presentare la sfilata d'autorità in stile A ClockWork Orange, facendone una crasi fra l'accelerando del sesso threesome pompeiano ed il finale al capezzale del drugo col ministro dei temporali ad imboccarlo in un tripudio di tromboni. Entrambi…’guariscono’.
La scena in cui Aureliano Amadei scopre che, immediatamente dopo l'attentato kamikaze col camion-bomba, i supestiti non si trovavano sotto ad un ulteriore e conseguente attacco a mano armata sul campo ma trattavas'invece di scoppio prolungato del deposito munizioni : il Dato di Fatto gli è riferito dai Servizi Segreti che...auspicano l'atomica : queste coincidenze, queste connessioni, queste concomitanze, queste ''scorciatoie'' del/per il reale mi piacciono ( per es. la sequenza di presentazione del libro intervista edito da Einaudi, inquadrato in una moltitudine sfuocata in p.p. contiene anche la critica '''estrema''' di un ex compagno : " come puoi mettere sullo stesso piano i soldati italiani ed i bambini iraqeni ? " : vecchia questione, barrylyndoniana, ora son tutti six feet under : anche se il film, come tutto il Cinema, lavora sul Futuro...).
La scena finale con il parallelo di montaggio alternato bambino iraqeno - neonato italiano è di gran lunga la scena più superflua, ridondante, retorica, 'pesante'...ma funziona, e serve.
Amadei ha raccontato un'urgenza accadutagli, aiuto regista di se stesso nella vita. lo si aspetta al varco dell'opera seconda.
Bel gruppo d'attori : Marchioni, appena uscito da Romanzo Criminale - la Serie e poco prima di Cavalli, dimostra capacità che se ben sfruttate possono rendere assai. I 'due' padri, Duccio Camerini e Giorgio Colangeli / Stefano Rolla, uno sottraendo l'altro aggiungendo, contribuiscono a mantenere la sospensione dell'incredulità : causa budget e tempi ridotti : a rendere la strage di Nassirya ... Fake Action ... nemmeno la fiction di Canile 5 c'è riuscita in toto ( the Kingdom, 2007, Black Hawk Down, 2001, Rules of Engagment, 2000 : Arabia Saudita, Somalia, Yemen : ''prima'' e lontano dall'Iraq ( three kings, redacted ) e dall'Afghanistan ).
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