Regia di Giuseppe Tornatore vedi scheda film
Buon film-documentario su uno dei maggiori produttori italiani, Goffredo Lombardo, a capo di quella Titanus che è stata artefice di buona parte dei successi cinematografici dal dopoguerra in poi. Con stile asciutto e senza troppa retorica (come poi replicherà nel più recente "Ennio" dedicato al grande Morricone, che però spicca maggiormente anche per l'inevitabile, magnifica colonna sonora) il film racconta cosi' vicende ad aneddoti di una produzione smisurata, che va da capolavori quali "Rocco e i suoi fratelli" o "Il gattopardo" (a cui è dedicata un'ampia parte per i risvolti anche economici che ebbe sui conti del produttore) al cinema di svago, inaugurato dal filone dei cosiddetti "film canterini" con Al Bano e Romina o Gianni Morandi, fino alle commedie che hanno segnato gli anni '80 con Verdone o i fratelli Vanzina. Una carrellata veramente notevole di attori, registi ed altri produttori riesce cosi' a dare voce ad una delle figure più importanti del dietro le quinte (ma che non disdegnava di incidere anche sul copione, forse con quel piccolo rammarico di non essersi mai trovato a dirigere lui stesso un film), scontrandosi a volte con la censura, a volte con mercati ostici (il fiasco de "Il gattopardo" in America) ma anche ricco di rapporti umani e di un modo di intendere il cinema come vera e propria arte, specchio di un Paese in grande fermento culturale e sociale.
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