Regia di Marco Luca Cattaneo vedi scheda film
L’amore ai tempi del porno per tutti, è sempre più difficile. Ispirato dal saggio del grande sociologo Zygmunt Bauman edito da Laterza, il film racconta l’amore liquido, appiccicoso, consumato davanti a un pc o in un bagno, che si finge libero per essere chiaramente incarcerato dentro gli schemi deprimenti della sessualità moderna, mercificazione (tele)visiva costante del corpo. I volti di Stefano Fregni, troppo infelice per sentirsi bello, e di Sara Sartini, troppo bella per sentirsi infelice, si incontrano in un bar, e si cercano con goffa timidezza. Lei ha una figlia adorabile e iperattiva, lui una madre adorata e disabile, lei combatte per vivere nonostante tutto, lui si sente morto dentro nonostante lei. Marco Luca Cattaneo aggiunge a una storia d’amore normale e diversa, l’ossessione di lui, “pornografo” dall’animo gentile, un uomo malato di asocialità, repressione borghese (la scena con la sorella è illuminante), morbosità. Un film interessante, che sa prendersi i suoi rischi (un altro, sempre in bagno, tra l’ottimo protagonista e la bimba) e che soffre troppo del suo basso budget. Arranca dietro la sua idea con scene imperfette e una scrittura a tratti incompleta, è all’altezza delle sue ambizioni a intermittenza. Un film liquido e (in)dolente.
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