Regia di Bruno Corbucci vedi scheda film
Ultimo film della coppia, prima del catastrofico tentativo di rilancio operato da Terence Hill con Botte di Natale (1994). Si respira marcatamente aria da ultimo giorno di scuola e la cosa rende malinconica la pellicola. Bruno Corbucci, celebre regista della saga Nico Giraldi, chiude anche lui la sua esperienza col poliziesco e lo fa ancora in modo graffiante, seppur lontano dai successi dei giorni di gloria.
Il budget, probabilmente, è inferiore ai precedenti lavori. Si rubano riprese da Pari e Dispari per la intro e si cerca di rendere più seriosa la pellicola, forse per contrastare l'emorragia di pubblico di cui i film della coppia risultavano essere affetti. Corbucci coinvolge in scrittura Luciano Vincenzoni, storico sceneggiatore di Sergio Leone e soggettista di Piedone lo Sbirro, e la cosa si riflette su un copione tra i meno farseschi della serie sorrisi e cazzotti. Cala il divertimento, ma l'intrattenimento è garantito. Ancora notevoli le musiche dei fratelli La Bionda, artisti in grado tranquillamente di rivaleggiare con gli Oliver Onions.
Chiusura memorabile col saluto finale tra i due attori che, dopo la loro ultima impresa, dichiarano di dividere le loro vie. E' un gesto da antologia, perfettamente inserite da Bruno Corbucci, a coronamento di una carriera che verrà giustamente premiata nel 2010 dal David di Donatello alla carriera: "Ricordi Charro e il suo detto indiano? tutto il tesoro del mondo non vale un vero amico."
Male al botteghino, ma leggendario alla memoria dei fan.
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