Regia di Emidio Greco vedi scheda film
Uno stratosferico, astratto Giuseppe Battiston, obeso e senza barba, è un 40enne dall’aspetto trasandato che non segue i ragionamenti degli altri, fissandosi su dettagli insignificanti. Lo chiamano, ironicamente, “il professore”, e vive tra umilianti espedienti in un appartamento di terz’ordine, condividendo gli angusti spazi con alcune prostitute. Il caso gli fa ritrovare, in un ospedale, la Marchesa (che ha il viso sofferto e intensissimo di Ambra Angiolini, rara attrice con il dono della melanconia dispiegata nel sorriso), un’altra delle puttane “rinchiuse” in passato nella squallida casa dove “il professore” lotta quotidianamente con il gelo delle disgraziate compagne di stanza e dei propri pensieri bloccati. La donna si è appena sparata per una delusione d’amore. Due anime impaurite, spaventate, allo sbando. Che, a poco a poco, azzerano le distanze per sfociare (insieme) nel finale più bello del cinema italiano degli ultimi anni («Tu adesso gli fai un bel sorriso a questa signorina... sì?»). L’ottavo, struggente lungometraggio di Emidio Greco procede per ellissi, sottrazioni, sottintesi, incomunicabilità, delicati tocchi d’autore, scavando nella solitudine dei suoi due protagonisti fino alla “scoperta” del “professore” degli “amabili resti” della Villa Adriana di Tivoli: un vero e proprio risveglio di coscienza. Greco, tra l’altro, sintetizza il film e libera il suo soffocato furore romantico (ispirato dall’omonimo racconto di Franco Lucentini) nel meraviglioso brano Insieme (appunto), scelto per i titoli di coda (testi del regista, musiche di Bacalov, voce di Ornella Vanoni, bandoneón suonato da Gianni Iorio): «Non sarà facile per me... e non sarà facile per te... Come una speranza misteriosa, per troppo tempo sconosciuta, nascosta nella memoria della felicità... Ho scelto di vederti e ora so chi sei, ora ti conosco... e anche tu... vedi... Finalmente! Non sarà facile per me, e non sarà facile neanche per te, e non dovremo più nasconderci, e non dovrai più nasconderti. Perduti ma insieme, un giorno dopo un altro… insieme… insieme…». Perduti ma insieme: l’unica via per ridare slancio alla speranza misteriosa rintracciata nella memoria della felicità. «Dove voglio andare io?» urla finalmente! la Marchesa slacciata e sciolta in un rinnovato amore: «Voglio andare dove ti pare». Come le batte forte il suo cuore.
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