Regia di Emidio Greco vedi scheda film
Peccato che, nel procedere, Notizie degli scavi non mantenga quanto aveva fatto presagire nella prima mezz'ora (non sono d'accordo con Fittante sul «finale più bello del cinema italiano degli ultimi anni»: per me il meglio risiede nella prima parte). La figura mastodontica e stranita di un Battiston bravo quanto forse non era mai stato prima e il suo girovagare per una Roma poco affollata richiamano alla mente, almeno per un po', addirittura le peripezie di Umberto D., il cui interprete era un vero professore, come viene chiamato, ironicamente, il protagonista. Il quale, per parte sua, più che un intellettuale rimanda ai meccanismi mentali si un autistico alla Rain Man, con la sua maniacale capacità di ricordare i particolari più insignificanti. E comunque il suo personaggio di "buon cazzone" fa simpatia e si imprime nella memoria, anche se la trasposizione della vicenda (uscita dalla penna di Franco Lucentini) ai nostri giorni, mentre l'autore del testo originario l'aveva ambientata nel 1947, non giova alla sua credibilità, costringendo il regista ad uno sforzo ulteriore di adattamento e lo spettatore allo spostamento della sua soglia di credulità.
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