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Regia di Emidio Greco vedi scheda film

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La recensione su Notizie degli scavi

di emmepi8
8 stelle

 
Di Emidio Greco non bisogna trascurare mai niente ed anche cercare fra i meandri degli invisibili i suoi lavori, che purtroppo troppo spesso si trovano; qui prende un racconto di Franco Lucentini, che aveva fatto un indimenticabile coppia letteraria con Fruttero, recentemente scomparso, lo sceneggia e lo porta nell'ambito di un film diverso e che sfida le regole comuni di un racconto che ormai oggi ha invaso i nostri schermi e non solo. Greco persegue questa idea di storia da più di quaranta anni, affascinato dal racconto alla sua uscita, ma solo in questi anni è riuscito a portarlo a compimento nel cinema; il regista difficilmente lascia cadere i suoi progetti e nel bene e nel male riesce a portali a compimento, non barattando le proprie idee di realizzazione. Il regista non ha voluto marcare l'evidente argomento della crescita intellettuale, ma lo ha lasciato in via naturale esporre senza portarlo al significato sottolineato che il racconto proponeva, tutto questo per non frastornare e disabilitare un personaggio come quello di Battiston, che vuole che rimanga nel suo disegno naif e quindi legato ad una crescita meno invasiva, anche se determinante. Il nome stesso di Professore è profetico, ironicamente parlando, il suo rapporto senza difese con gli altri ci emoziona, i suoi piccoli servigi le sue parole povere affrontano gli altri in maniera naturale ed efficace, gli altri reagiscono cambiando il tono iniziale ed in effetti si trasformano abbassando i toni del preconcetto e quindi non è solo il personaggio della Marchesa a rendere tattile il rapporto, ma anche il coro degli altri. Certamente quello che riempie la storia è l'incontro e la frequentazione dei due, un sentimento del tutto imprevedibile che nasce dalla delicatezza dei toni e che solo una regia e sceneggiatura sensibile poteva fare affiorare, che ruba sguardi, piccole sensazioni, bisogni quotidiani che segnano l'importanza dell'altro nel rapporto. La scoperta della cultura è naturalmente l'inizio di una crescita necessaria e che porterà alla crisi ed alla trasformazione di un sentimento in maniera sensibile. Un film delicato che purtroppo non ha avuto la visibilità necessaria e la spinta distributiva che magari poteva cogliere nello spettatore anche comune la voglia di immergersi in un mondo semplicemente sentimentale. Bellissimo il motivo musicale di Balacov che sottolinea ed armonizza la storia Lo stesso Festival di Venezia non lo ha proposto in nel concorso, negandogli quella visibilità per cui un festival ha la sua funzione.

Sulla trama

Una storia esile che si gusta dall'inizio alla fine

Su Emidio Greco

uan sfida di una quasi non storia, una regia  che deve rimanere

Su Giuseppe Battiston

assunto a protagonista in maniera  tenera e di grande merito

Su Ambra Angiolini

diversa dagli altri personaggi, sta crescendo in maniera intelligente, se non si perde nel cinema di routine in cui in questi ultimi tempi è andata a finire

Su Iaia Forte

la tenutaria, sempre talento evidente

Su Giorgia Giorgia Salari

altro personaggio che ci avvia nella strada giusta

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