Regia di Emidio Greco vedi scheda film
E’ un breve epigramma, Notizie degli scavi, ne ha la leggerezza dolente e il sorriso smarrito, non racconta, non indaga, è fatto di sottili vibrazioni e musiche dolcissime,
Con "Notizie degli Scavi" l’Accademia dei Lincei informa la comunità degli studiosi sugli scavi archeologici a partire dalla fine del XIX secolo.
Il cosiddetto “professore” (Battiston) non è uno studioso, eppure c’è in lui un’attrazione imprevedibile verso il reperto archeologico, che si rivela ancor prima che il suo umile lavoro di uomo tuttofare per la casa di appuntamenti di Via Principe Eugenio a Roma lo porti a Tivoli ad accompagnare una delle prostitute, e dove, per passare le due ore di attesa, fa un bel giro a Villa Adriana.
Ci sono dei frammenti marmorei a bassorilievo nell’atrio dell’ospedale dove va spesso a trovare la “marchesa” (Ambra Angiolini), prostituta ricoverata per tentato suicidio, e lui s’incanta a guardarli.
Sembra che sotto gli enormi strati di adipe che arrotondano il suo corpo si nasconda un bozzolo che non è riuscito a svilupparsi, ed è lì, bloccato nella sua solitudine senza parole che non siano quelle di un gergo quotidiano scarnificato.
Il “professore” non ha neppure un nome, solo questo appellativo, le donne della casa lo trattano come il nulla che è, a lui basta che non lo mandino via.
C'è nel suo personaggio qualcosa che ricorda per qualche tratto Chance il giardiniere di Oltre il giardino, (//www.filmtv.it/film/4849/oltre-il-giardino/recensioni/604130/#rfr:film-4849 ) ma la sua non è una metafora, è vita reale nella Roma degli sfigati, dove un giorno tira l’altro alla meno peggio.
Eppure, niente che dia la sensazione di ambienti sordidi e vite di malaffare in questo film che Emidio Greco trae da un racconto di Lucentini, letto nel ’64 e girato 47 anni dopo.
Si può parlare di prostituzione, disperazione, solitudine e minorazione psichica lasciando che prevalga una strana dolcezza, scontrosa e gentile insieme, che emana da quel corpo enorme con un viso di bambino che racconta a suo modo la visita agli scavi alla donna che lo guarda, e vede in lui quell’umanità di cui ha perduto il ricordo.
E’ un breve epigramma, Notizie degli scavi, ne ha la leggerezza dolente e il sorriso smarrito, non racconta, non indaga, è fatto di sottili vibrazioni e musiche dolcissime, come il secondo movimento del Concerto 20 K.466 - Romance di Mozart, che commenta le stupende riprese di Villa Adriana immersa nel sole dorato dell’estate romana, una scelta musicale perfetta, nel tema sereno e idilliaco affidato al Si bemolle maggiore che scandisce con intervalli ampi tensioni armoniche di grazia sorprendente.
Fuori dall'ospedale il “professore” e la “marchesa” riflettono i loro visi nella vetrina illuminata di una strada buia di periferia...
“Glielo fai adesso un sorriso a questa signorina? ” scherza lei.
E lui sorride, per la prima volta.
Poi tornerà il buio…
Rapida luna sbiadisce
dietro una lacrima
di nuvole impacciate
- orlo di cielo
ferito dall’indifferenza –
è sera in punta di piedi.
Ancora un sorso di luce
e poi indosserò buio su misura.
F.B.
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