Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film
Vacanze (mentali) in Val Trebbia per Marco Belloccio, che ha pensato bene di tradurre in un film i corsi di regia che da diversi anni tiene per il laboratorio Fare Cinema a Bobbio, in Emilia. Ad accompagnare l'audace quanto insipida e intimista operazione del regista c'è buona parte del parentado, dalle zie ai figli, più qualche amica di lungo corso come Donatella Finocchiaro. La storia - si fa per dire - è quella di Giorgio (Piergiorgio Bellocchio) e Sara (Finocchiaro), fratelli con aspirazioni artistiche, che occasionalmente si incrociano a Bobbio, dove vivono le zie e dove Sara tiene regolarmente parcheggiata la figlia Elena (Elena Bellocchio). Tra il 1999 e il 2009 sogni e speranze si eclissano, per lasciare il posto ai più duri problemi della vita di tutti i giorni.
Girato in digitale, il film di Bellocchio è interessante da un solo punto di vista: quello della trasformazione dei corpi. Per il resto si tratta di un'operazione carica di albagia, sostanzialmente inespressiva, infarcita di momenti - come quello, lunghissimo, del collegio dei docenti che deve decidere sulla sorte di un ragazzo - completamente fuori registro e un'improvvisazione fine a se stessa che non regge alla prova del montaggio.
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