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Essential Killing

Regia di Jerzy Skolimowski vedi scheda film

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La recensione su Essential Killing

di munnyedwards
7 stelle

Uno scenario desertico fa da sfondo ad un prologo che concede pochissimi punti di riferimento, un uomo corre per i labirintici cunicoli naturali di quello che sembra un canyon della Monument Valley, ma non siamo nei grandi spazi tanto amati da John Ford, siamo in Afghanistan o forse in Iraq, non lo sappiamo di preciso e in fondo non è importante.

L’importante è che l’uomo (forse un terrorista) è in fuga da qualcuno, da un esercito nemico che lo insegue e infine lo cattura, pochi attimi prima avevamo visto il fuggitivo sparare con un lanciarazzi su tre occidentali che inspezionavano il canyon, cosa cercavano questi uomini resta un mistero che non va oltre poche parole  “missione segreta”.

Come misterioso è il motivo della presenza del nostro fuggitivo in quelle lande desolate, è un cambattente che difende un presidio? Era già in fuga prima di incontrare i tre uomini? E’ un ricercato che si nasconde?

Nessuna risposta a queste domande.

Questa mancanza di appigli narrativi saranno una costante nel film di Skolimowski, qualsiasi accenno politico/storico è ridotto al minimo (all’essenziale), scopriamo il nome del protagonista leggendo i titoli di coda, il personaggio interpretato da Vincent Gallo durante tutto il film non dice una parola, non parla perchè le immagini parlano per lui.

 

Locandina originale

Essential Killing (2010): Locandina originale

 

Mohammed (questo il suo nome) viene quindi catturato, torturato e trasportato con un aereo in un luogo segreto, forse in Europa, probabilmente in Polonia, lì il caso vuole che durante lo spostamento su mezzi un incidente lo metta nelle condizioni di ritrovare la libertà, una libertà condizionata, ammanettato e scalzo in mezzo ad un bosco innevato con temperature proibitive.

Mohammed ci prova lo stesso ma alla fine desiste, quando torna indietro per consegnarsi scopre che non tutto è perduto, i suoi aguzzini hanno lasciato una macchina sul posto, i due uomini nel mezzo neanche lo vedono e lui li uccide freddamente, ne prende i vestiti, gli scarponi, mangia quel poco che trova e poi si rimette in fuga.

Davanti a lui c’è un luogo sconosciuto, un bosco infinito dipinto dal bianco della neve, lo aspetta una sfida impossibile contro una natura selvaggia, l'uomo non ha scelta e si trasforma in un animale, braccato da altri animali si muove in un contesto che sembra immutato nella sua immacolata freddezza, è un mondo che lo accoglie nel suo spazio primordiale e spietato.

 

Vincent Gallo

Essential Killing (2010): Vincent Gallo

 

Essential Killing è un film che ci riporta alla purezza del cinema, al potere e alla forza immersiva delle immagini e dei suoni, della vita filtrata attraverso lo schermo, è una scelta formale che appare chiarissima e che vede il breve incipit come un semplice avvio narrativo, una miccia per innescare la vera storia, una vicenda che pur inserendosi nella nostra quotidianità decide di ignorare qualsiasi analisi sociale o politica, per concentrarsi unicamente sul calvario di un uomo in fuga.

Skolimowski nel suo film si affida completamente ai suoi due protagonisti, uomo e natura vengono messi uno di fronte all’altro in una lotta che sembra impari ma che per tutta la durata del film ci tiene incollati allo schermo, il regista delinea con splendide carrellate dall’alto la maestosità di uno scenario montano che sembra invalicabile, intoccabile e indifferente, nel contempo segue con la sua cinepresa Mohammed, passo passo è con lui e ne scruta il volto disperato, rabbioso e infine rassegnato e forse sconfitto.

Il film di Skolimowski ti spiazzia perche non ti concede appigli narrativi, il regista filtra il suo racconto tagliando tutto quello che considera superfluo, l’opera che si potrebbe tranquillamente inserire in un genere ben definito (survival-action?) funziona molto bene, tensione e ritmo sono presenti fin dalla fase iniziale e non vengono mai meno.

Seguiamo Mohammed nella sua impresa ma non sappiamo nulla di lui, probabilmente è un terrorista, nelle fasi oniriche del suo viaggio (anche interiore) lo vediamo sognare una donna e un bambino, mentre in sottofondo si odono versi del Corano.

 

Vincent Gallo

Essential Killing (2010): Vincent Gallo

 

Ma sono sprazzi di un passato che non esiste più, di un mondo che non esiste piu, ora c’è solo il bosco, il freddo che ti scava nella pelle e soprattutto la fame che non ti lascia scampo, tutti elementi essenziali alla sopravvivenza o alla morte, l’uomo lo sa bene e prosegue il suo cammino fatto di incontri e scelte obbligate.

Le formiche sono essenziali, così come le corteccie di un albero, ma ancor di più lo è un pesce rubato ad un sorpreso pescatore o il seno di una donna che allatta il suo bambino, essenziale è un cane che ti salva la vita mentre stai congelando e che ti conduce da un donna sordomuta (Emmanuelle Seigner brava e intensa) che ti presta soccorso e ti rimette in viaggio.

Vincent Gallo presta anima e corpo al fuggitivo Mohammed, la sua aderenza al personaggio è totale, una simbiosi perfetta che ci rende una memorabile interpretazione, giustamente premiata con una meritatissima Coppa Volpi a Venezia nel 2010.

L’attore senza mai parlare ci porta nel suo universo di sofferenza e ci fa vivere il suo viaggio senza meta, Essential Killing più che un film da raccontare o commentare è un film da vedere per viverne sulla propria pelle ogni singolo momento, ogni attimo di una sfida impari e per questo affascinante.

Voto: 7.5

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