Regia di Jerzy Skolimowski vedi scheda film
ciò che è necessario è contrapposto alla possibilità. non è che non può o può, deve. perchè le cose succedono in un modo che vanno comunque aldilà delle credenze religiose, che assumono la valenza di semplice ed inutile credenza folcloristica, che ovviamente non serve a mangiare. l'uomo di questa pellicola sta scappando. siamo nelle gole rocciose dell'afganistan. alcuni soldati americani stanno sondando il terreno con un metal detector e incappano nel fuggitivo. questo spara con un bazzoka e li annienta, nel senso che di loro rimane solo qualche raccapricciante ricordo di ciò che sono stati in termini terreni. viene inseguito e catturato. della sua vita "prima" dello status di prigioniero terrorista, torturato e spostato in un indefinito punto nord-est europeo, sappiamo qualche stralcio in sogno: una moglie, un figlio. quindi è presumibile intuire una tranquilla vita famigliare. cinghiali sulla strada volare fuori strada il camioncino con il nostro prigioniero-terrorista. qualche morto e qualche ferito e un fuggiasco. il protagonista della pellicola ancor prima di essere un essere umano, un prigioniero o il protagonista della pellicola, è una condizione umana, terrena, tipica invenzione che ci appartiene. alla stregua di una renna che si avvicina al fieno fornitogli dagli umani e utilizzato dalla "nostra condizione umana" come giaciglio per la notte o del cane che libera da una tagliola(di cui lui stesso è stato vittima)dovrà semplicemente far fronte agli eventi. cercare cibo(la corteccia di un tronco, bacche, un pesce rubato ad un pescatore, latte materno di una giovanne madre succhiato dal seno in una scena bellissima che cresce in ansia non sapendo che piega prenderà o cosa vuole fare "la condizione umana") e scappare in sostanza. scappare da chi lo cerca, ma senza sapere dove andare. ma tra stare fermo e aspettare la morte in un angolo indefinito di un bosco, magari preda di un branco di cani, è istintivo anche per l'uomo muoversi e cercare. diventa essenziale come uccidere per non essere uccisi, ed è importante che il film finisca senza finire o semplicemente finisca così. daltronde sparire agli occhi dell'umanità era per la nostra "condizione umana" una realtà di fatto. se vogliamo gli è andata meglio, si è risparmiato ulteriori torture.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta