Regia di Jerzy Skolimowski vedi scheda film
Non ha un nome, non dice una sola parola. Sappiamo solo che quando, nella feritoia di un canyon nel mezzo del deserto dell'Afghanistan, si vede davanti tre militari americani, spara. Gli danno la caccia, lo catturano e lo trasferiscono con altri detenuti tra le nevi della Polonia. Ma il blindato che li trasporta slitta e lui riesce a liberarsi. Da quel momento inizia una lotta per la sopravvivenza che lo costringerà ad uccidere quando non vorrebbe.
Latitante dalle sale cinematografiche italiane da oltre un ventennio, il talentuoso regista polacco Skolimowski torna al cinema con un'opera estrema, che sospende il giudizio e si discosta da qualsiasi presa di posizione morale per mostrarci l'istinto di sopravvivenza nel suo spirito più puro.
Premio speciale della giuria e premio Cinemavvenire alla 67a Mostra internazionale del cinema di Venezia (2010). Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a Vincent Gallo.
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