Regia di Aleksei Fedorchenko vedi scheda film
un viaggio nella memoria di un popolo e una cultura destinati all'estinzione. "quel che dovrà sparire, dovrà sparire" e sparirà e solo l'amore rimarrà. cosa rimarrà dell'amore anche quando coloro che hanno amato tanya spariranno non è dato sapere, ma tant'è. il film si fa grazie alle usanze del popolo merya. la sceneggiatura si permea di un'atmosfera sospesa tipica della cinematografia russa, meditativa e carnale. miron insieme ad aist, collega e amico, accompagna il corpo della moglie tanya in un viaggio che si fermerà sul corso di un fiume. qui verrà accesa una pira e fatti consumare i resti terreni. affascinante e onirico il film è una sorta di insieme di ricordi di un popolo che non crede nella sepoltura in terra e vive intorno all'elemento "acqua". tutta la cultura merya si rifà all'acqua,paragonando il corpo delle donne all'acqua, con l'unico rimpianto per gli uomini di non potervi annegarci. liberi da legami extra sensoriali come gli dei, i merya credono nell'amore, nell'amore per un'altra o più persone che duri oltre tutto ciò che rappresentano, aldilà degli usi e dei costumi mortali. contrappuntato da un accompagnamento musicale molto bello, tassello importante del film e protagonista insieme, anzi forse essa stessa anima silente che di tanto in tanto esplode in enfasi, i 75 minuti del film sono un ultimo viaggio verso qualcosa che non possiamo sapere e forse nemmeno immaginare. non è la morte a spaventarli, anzi il venire restituiti all'elemento liquido, è ricongiugersi con tutto ciò che è stato prima e che si è momentaneamente perso in terra.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta