Regia di Francesca Muci vedi scheda film
Un documento sulla vita di una ragazza che ha lasciato la sua vita a ventotto anni; Alessandra che faceva, malgrado che la vita e la sua malattia l’avessero destinata ad una sofferenza continua, la giornalista con una voglia di vita e di partecipazione inconsueta, anche se devo dire che le trasmissioni in cui era stata coinvolta non erano il massimo di espressione e con carrozzoni simili ( la Bianchini!! Dio ce ne scampi!). Quindi non mi ha colpito tanto questo, ma quanto il valore intimo della vita da come era stata presa, anche con qualche sentimentalismo limato male da una regia non molto all’altezza. Vengono fuori benissimo, invece, i valori di un’educazione a cui lei ha aderito perfettamente, non concependo mai ed in nessuno modo quello che gli altri chiamavano handicap, nel senso che la sua condizione faceva parte della sua vita accettata, e quindi metteva i suoi paletti di fronte ad un pietismo, che qui alle volte non vien evitato. Mi ha fatto piacere conoscere questo personaggio anche se a posteriori, dato che non ho mai seguito volutamente le trasmissioni in cui era coinvolta.
una storia che si deve consocere il documento un po' di meno
non una grande regia
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