Regia di Enzo G. Castellari vedi scheda film
Il gioco dei rimandi genera mostri. Per questo i “bastards” protagonisti di Quel maledetto treno blindato (distribuito negli States con il titolo The Inglorious Bastards) del vecchio maestro Castellari, che era così piaciuto a Tarantino tanto da omaggiarlo con Bastardi senza gloria (Inglouriuos Basterds in originale), tornano con la stessa storpiatura ortografica in quest’avventura esotica & erotica che porta appiccicata la definizione da brivido «Arancia meccanica ai Caraibi». Ma che sia tutto uno scherzo lo si capisce quando Kubrick viene tirato in ballo: «Pensa a quante cazzate ha ispirato quel film» si sente dire verso la fine. Prima, dopo e durante sembra di essere tornati a certi pornosoft degli anni 90, che si ve(n)devano al Marché di Cannes e di cui si collezionavano le brochure: ammucchiate in piscina con riprese subacquee, nudi di sguincio ripresi dal basso e stupri da spiaggia. L’allegra mascherata racconta infatti di Roy e Linda, fratelli porcelli incestuosi, e José, campione di arti marziali, che per ribellarsi alla cafonaggine dei genitori trafficanti d’armi decidono di travestirsi da Drughi e vendicare non si sa bene cosa. Tra pistolettate e sganassoni, finiranno morti ammazzati al ralenti, dopo aver dato fastidio a un boss della droga che naturalmente si chiama Tarantino. Solo per nocturniani e stracultisti.
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