Regia di Philip Seymour Hoffman vedi scheda film
C'era molta curiosità e attesa per il primo film da regista di Philip Seymour Hoffman, "Jack goes boating", e - per fortuna - è stata ripagata.
Dopo tanti film 'da Sundance' (Hoffman ha recitato per tutti i registi più interessanti degli ultimi vent'anni, da Solondz ad Anderson), l'attore ha deciso di passare dietro la macchina da presa per raccontare una storia piccola, fatta di rapporti umani e buoni sentimenti, scritta da Robert Glaudini per il teatro e da lui stesso trasposta per lo schermo.
Jack, interpretato dallo stesso Hoffman, conosce Connie (grazie al suo amico e collega Clyde) e decide di impegnarsi perché la storia con lei funzioni. Personaggi 'normali', che devono affrontare sfide quotidiane e situazioni difficili (tradimenti, delusioni, ...) e lo fanno mettendoci tutto il loro impegno.
Un cast decisamente affiatato, una colonna sonora di grande impatto (opera di Grizzly Bear e Evan Lurie), un film piacevole e un esordio di certo interessante, più che degno di figurare nella filmografia d'attore dell'interprete di tanti capolavori, da "Magnolia" a "Truman Capote".
Amy Ryan (la terza serie del serial "In Treatment", "Win Win") dà forza e consapevolezza ad un personaggio difficile, che altre attrici avrebbero facilmente potuto rendere insignificante. Bravo anche John Ortiz (piccoli ruoli in "Nemico pubblico" e "Fast and Furious 4" finora per lui), che non sfigura nelle tante scene dialettiche insieme a quel mostro sacro che ormai è diventato Philip Seymour Hoffman.
Non bastasse tutto questo, vedere Hoffman in versione rasta è imperdibile...
(http://newamericancomedy.blogspot.com/2011/11/jack-goes-boating-2010-di-philip-s.html)
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