Jack (Philip Seymour Hoffman), autista di limousine con la passione per il reggae, trascorre la maggior parte del tempo in giro con il suo amico Clyde (John Ortiz) e la di lui moglie, Lucy (Daphne Rubin-Vega). La coppia gli presenta Connie (Amy Ryan), una collega di Lucy, che lo sprona a intraprendere una nuova vita. Ma mentre i due cominciano a innamorarsi, il matrimonio di Clyde e Lucy sembra andare a rotoli.
Banalità infinita. L'idea di base è decente ma è inutile con una sceneggiatura strabordante di stronzate allucinanti, pippe mentali ridicole e sbottate isteriche!
Adulti fragili, semi-depressi, infelici, cercano di crescere ed evolversi in un mondo che non offre loro grandi chance. Ma anche il film è fragile, insulso, impercettibile.
L'importante è sentirne la necessità. Se poi oltre al desiderio di un attore che cerca di reinventarsi circumnavigando la macchina da presa si deve prendere in esame i risultati di questa esperienza, allora l'emotività è costretta a fare i conti con la ragione e per quanto si possa amare uno straordinario uomo da palcoscenico, un artista che è riuscito ad… leggi tutto
Esordio alla regia di Philip Seymour Hoffman, Jack goes boating è un film da porre tra color che son sospesi. Non va bocciato, ma nemmeno va promosso, in bilico come tra cinema e teatro (più teatro che cinema), in bilico tra scene statiche e improvvise esplosioni dei protagonisti. Resta impressa l'ingenua e bambinesca bontà visiva e comportamentale di Hoffman/Jack, che si conferma attore…
C'era molta curiosità e attesa per il primo film da regista di Philip Seymour Hoffman, "Jack goes boating", e - per fortuna - è stata ripagata. Dopo tanti film 'da Sundance' (Hoffman ha recitato per tutti i registi più interessanti degli ultimi vent'anni, da Solondz ad Anderson), l'attore ha deciso di passare dietro la macchina da presa per raccontare una storia piccola, fatta di…
L'importante è sentirne la necessità. Se poi oltre al desiderio di un attore che cerca di reinventarsi circumnavigando la macchina da presa si deve prendere in esame i risultati di questa esperienza, allora l'emotività è costretta a fare i conti con la ragione e per quanto si possa amare uno straordinario uomo da palcoscenico, un artista che è riuscito ad…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (3) vedi tutti
Banalità infinita. L'idea di base è decente ma è inutile con una sceneggiatura strabordante di stronzate allucinanti, pippe mentali ridicole e sbottate isteriche!
commento di rtldnlCome esordio e purtroppo unica prova davanti e dietro la mdp, Philip Seymour Hoffman sceglie una piccola storia e a mio parere fa centro.
commento di michemarAdulti fragili, semi-depressi, infelici, cercano di crescere ed evolversi in un mondo che non offre loro grandi chance. Ma anche il film è fragile, insulso, impercettibile.
commento di movieman