Stefano è un ragazzo problematico che da piccolo bullo di quartiere comincia a delinquere in una banda dal grilletto facile. Divenuto capo della piccola gang, attira le attenzioni di Don Alfredo, boss della mafia locale, e si innamora di una ragazza, Mary, che ben presto riesce a coinvolgere nel giro malavitoso. Ma l'escalation di violenze e sanguinarie efferatezze porterà a tristi conseguenze.
Note
Un esempio di come il cinema italiano sia regredito a un analfabetismo formale a dir poco aberrante. Fusco, totalmente inconsapevole della sua assoluta mancanza di talento, tenta l’affresco socialgenerazionale; corteggia il mafia movie, azzarda l’introspezione psicologica, lancia allarmi sociali e filosofeggia sui massimi sistemi.
Un film di una bruttezza imbarazzante. Tanto brutto il film, quanto azzeccata la critica presente film.tv che fotografa in pieno novanta minuti di niente
Mamma mia che orrore questo film!!! Non so cosa sia peggio se la recitazione, il doppiaggio o la regia. Ma come è possibile che Tony Sperandeo (l'unico che mi sia piaciuto) o Franco Nero (ultimamente anche lui sempre film pessimi) siano finitì ad interpretare questo film? Lasciate perdere, ve lo assicuro! leggi tutto
Mamma mia che orrore questo film!!! Non so cosa sia peggio se la recitazione, il doppiaggio o la regia. Ma come è possibile che Tony Sperandeo (l'unico che mi sia piaciuto) o Franco Nero (ultimamente anche lui sempre film pessimi) siano finitì ad interpretare questo film? Lasciate perdere, ve lo assicuro!
Come mai si continuano a produrre film che non vantano nemmeno il minimo sindacale di una pessima fiction? Prigioniero di un segreto è l’esemplificazione cocente di un cinema italiano regredito a un analfabetismo formale a dir poco aberrante. La parabola di Stefano, la storia di un criminale buono come recita il sottotitolo del film, è la somma indigesta di una serie di argomenti quali…
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Commenti (1) vedi tutti
Un film di una bruttezza imbarazzante. Tanto brutto il film, quanto azzeccata la critica presente film.tv che fotografa in pieno novanta minuti di niente
commento di riccardotofa