Regia di Giovanni Maderna, Sara Pozzoli vedi scheda film
Un film che si serve del privato per raccontare il rapporto con il figlio e la natura, magari per confessare in via indiretta le proprie idee sulla e la famiglia. Un modo di fare cinema che certamente non si rifà a schemi di fiction, ma d un cinema verità improntato tutto nella sfera privata. Un confronto fra vita privata e vita sociale, sempre sentita attraverso dei dialoghi e fotografie e mai vista, che si inserisce nelle immagini del padre con il figlio. Colpisce l'acutezza delle riflessioni e delle parole che il regista ha con il giovanissimo figlio, dove la naturalezza del rapporto e della messa in scena è alle volte è disarmante, ma vera. L'approccio con un tipo di cinema come questo non può essere fatto in maniera superficiale, ma ci si deve lasciare andare in maniera naturale, come lo è anche lo svolgimento del film.
Il rapporto fra natura, padre e figlio con raffronto con la siocietà che rimane a amrgine
L'operatrice del film
Un'idea semplice, ma complessa nel suo svolgimento
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