Regia di Denis Villeneuve vedi scheda film
Film di rara crudezza e durezza. Sia per alcune scene, sia per i temi trattati, sia perché a vederlo questo gioiellino ti girano a mille, sia per tanti motivi.
La ragazza in questione vive nel buco del culo del mondo, il Medioriente. E diciamolo, insomma, che la misura è colma. Là la vita è simile alla Mafia qua da noi. Si innamora ed è incinta di un arabo, ma è cristiana. Chi se ne sbatte i coglioni, dovrebbe dire chiunque. No, “questo porta disonore alla famiglia”. Macchè disonore, che i fratelli uccidono l’arabo in questione e vorrebbero farlo anche con la sorella. Una famiglia di animali insomma, popoli che (in parte, per fortuna, non tutti) ragionano come animali, ma che onore volete che abbiano? E chissà i vicini cosa diranno, incinta non sposata di un arabo? Ma che vicini sono, la famiglia Addams? Mostri? Animali? Ma che onore volete ci sia in questi subumani. Comunque la nostra, al parto, viene divisa dal figlio, che cercherà per tutta la vita (e viceversa), ma la galleria degli orrori è in realtà appena cominciata, viene cacciata di casa per il disonore, e siamo nel Libano alla vigilia della guerra civile, e si susseguiranno massacri in nome di vari dei, oltre che per pura cattiveria umana e per ripicca. La storia poi continua, in questo bel film, a cui volevo dare 7, ma dato lo strepitoso finale, darò 8 . Film d’essai molto lungo, di denuncia ovvio, ma anche di comprensione e di voglia di spezzare la catena dell’odio; è stato accolto trionfalmente dalla critica e ha entusiasmato chi l’ha visto (in generale). Cast sconosciuto ma molto valido, anche nella regia. Ha partecipato all’Oscar per il migliore film straniero, battuto da In un mondo migliore, che non ho visto.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta