Fratello e sorella scoprono, alla morte della madre, un tragico destino che li lega alla furia e alla violenza in cui vive tutto il Medio Oriente. Si può negare il passato, oppure pedinarne le tracce a prezzo di dolorose scoperte, ma non si può crescere senza fare i conti con la memoria. Un viaggio alle radici della rabbia degli sconfitti attraverso il dispiegamento della vita di una donna nel cuore di una terra senza pace.
Ritmo lento,uso eccessivo e macchinoso di tempi narrativi differenti(spesso scompensati per intensità e durata)e montati in maniera che la visione complessiva ne risulta ostica(complici anche le similitudini tra le diverse trame narrate,il casting che aiuta la confusione e l’uso della lingua araba),compromettono una sceneggiatura molto interessante
Un'odissea alla ricerca della verità, della paternità mancata e delle origini delle proprie radici sia etniche che familiari. Amore e odio uniti da una macabra realtà che vi sconvolgerà a tal punto da interrogarvi sull'effettiva redenzione dell'essere umano.
Nei suoi film c’è sempre una ricerca di fronte allo smarrimento dell’identità o la presa d’atto che tale identità è fittizia, corrotta. I protagonisti dei film di Villeneuve si chiedono sempre “chi sono?” e la risposta è sempre tragica come nel teatro greco.
Deprimente, lugubre e soporifero, quasi tutto in arabo ed infine inutilmente tragico. Non capisco il cinema autocelebrativo del dolore fine a se stesso. Per molti sarà invece grande Cinema, boh. Voto 5.
"La matematica, come l'avete conosciuta fino a oggi, ha cercato di fornire risposte certe e definitive a problemi certi e definitivi. Ora state per affrontare un'avventura totalmente diversa: vi troverete di fronte problemi insolubili che vi porteranno sempre verso altri problemi altrettanto insolubili. Le persone intorno a voi vi ripeteranno che la cosa su cui vi scervellate è inutile: non… leggi tutto
L'agnizione, nel teatro greco classico, è uno dei topoi principali: “consiste nell'improvviso e inaspettato riconoscimento dell'identità di un personaggio, che determina una svolta decisiva nella vicenda” (wikipedia). L'esempio più famoso - topos, archetipo, prototipo della nostra cultura e della nostra psiche – è quello di Edipo che si scopre… leggi tutto
Dissociandomi dal pressochè unanime consenso di pubblico e di critica, ho trovato questo film eccessivamente esasperato, non tanto e non solo per la drammaticità della storia che precipita in avvitamento esponenziale verso un finale sconvolgente (qui pure gli eccessi non mancano, ci ho intravisto una sorta di pruriginoso compiacersi nell’aggiungere dramma al dramma,… leggi tutto
E' da tempo che riflettevo sulla creazione di una palylist personale - di film e telefilm - che possa mettere in evidenza temi importanti della storia umana e della società odierna. Alcuni di questi film sono…
Ovvero alcuni, solo alcuni, film molto amati dal sottoscritto che però, non hanno avuto la giusta considerazione dai più.
Pazienza.
Rimangono sempre e comunque nel mio cuore.
E…
"Per molti versi la professione del critico è facile: rischiamo molto poco, pur approfittando del grande potere che abbiamo su coloro che sottopongono il proprio lavoro al nostro giudizio. Prosperiamo grazie…
È all’omonima opera teatrale del 2003, scritta dall’icona Wajdi Mouawad, libanese emigrato a 10 anni in Bretagna e di seguito in Canada, dove si è diplomato presso la Scuola nazionale di teatro, che fa riferimento questo inquietante film sul dolore e le crudeltà umane. Presentato nel 2010 al Festival del Cinema di Venezia (Menzione 27 volte cinema), premio come…
Denis Villeneuve (1967), a partire dal 1990 autore - in attesa di "Dune: Part Two" (film), "Dune: the SisterHood" (serie) e di "the Son" (mini-serie) - di 10 lungometraggi (5 dei quali anche sceneggiati, da solo o in…
E per celebrare questa giornata, questa sera mi riguardo "Aquarius" con la tostissima Sonia Braga: a mio avviso, uno dei personaggi femminili più belli visti al cinema (quando ancora si poteva) negli ultimi…
Molti dei miei film preferiti, penso in particolare a quelli di registi come Chaplin, Ford, Wilder, Hitchcock, sono stati realizzati che non ero ancora nato.
Li ho potuti vedere, per la prima volta,…
Un bilancio dei miei ultimi 10 anni di cinema. Uno per anno. Quello che ho visto, e qualche volta preferito.
Non che li abbia tutti metabolizzati, e tra i più vecchi (quasi sedimentati) e quelli più…
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Commenti (14) vedi tutti
L'orrore della guerra civile
leggi la recensione completa di darkglobeRitmo lento,uso eccessivo e macchinoso di tempi narrativi differenti(spesso scompensati per intensità e durata)e montati in maniera che la visione complessiva ne risulta ostica(complici anche le similitudini tra le diverse trame narrate,il casting che aiuta la confusione e l’uso della lingua araba),compromettono una sceneggiatura molto interessante
commento di puntodivistaUn'odissea alla ricerca della verità, della paternità mancata e delle origini delle proprie radici sia etniche che familiari. Amore e odio uniti da una macabra realtà che vi sconvolgerà a tal punto da interrogarvi sull'effettiva redenzione dell'essere umano.
commento di CineNihilistNei suoi film c’è sempre una ricerca di fronte allo smarrimento dell’identità o la presa d’atto che tale identità è fittizia, corrotta. I protagonisti dei film di Villeneuve si chiedono sempre “chi sono?” e la risposta è sempre tragica come nel teatro greco.
leggi la recensione completa di Strauch_72Questo film ha un titolo camaleontico: da "Incendies" si trasforma in "La donna che canta" e sulla RAI diventa "I Gemelli"...
commento di maxscarponeConfessioni di un artista di merda (non c'entra nulla, forse).
leggi la recensione completa di SaleinzuccaDeprimente, lugubre e soporifero, quasi tutto in arabo ed infine inutilmente tragico. Non capisco il cinema autocelebrativo del dolore fine a se stesso. Per molti sarà invece grande Cinema, boh. Voto 5.
commento di ezzo24Pazzesco
commento di sticazziFilm crudo e molto intenso. Qualche confusione di troppo nel passaggio tra i flashback. Poca tensione, alcune banalità, ma molto cinema.
commento di bebabi34tremo all'idea che avrei potuto non vederlo mai questo film…mi rimarrà dentro, non come tanti altri visti e subito dimenticati…nient'altro da dire.
commento di Bunker74belle scene ma eccessivamente esasperato
commento di danandre67E' UN FILM CHE TRATTA UN UN ARGOMENTO SCONVOLGENTE CON UNA RARA MAESTRIA DEGLI INTERPRETI E DELLA REGIA.
commento di fralleStoria talmente assurda da sembrare ispirata ad un fatto realmente accaduto.
commento di gianbersvedere e rivedere
commento di leonardo4it