Regia di Danis Tanovic vedi scheda film
Fare un film su un argomento come la dissoluzione e quindi la guerra civile nella ex Jugoslavia, ed in special modo da un regista coinvolto, nel senso che è bosniaco, non era cosa facile, eppure, con molta modestia, ha saputo prendere l’argomento dal punto di vista più giusto, partendo dal basso e cioè da una storia privata, che poi prende da varie e simboliche situazioni gli spunti giusti, ma tutti perfettamente inseriti nella vita quotidiana di un paese, che fino a quel momento viveva la sua vita lontana da quell’inferno che di li a poco si scatenerà. Il regista ha saputo costruire tutto questo iniziando da un inferno personale per poi allargarlo al contesto sociale e chiuderlo in maniera dichiaratamente colma di speranza, lontana, però, dalla retorica, dato che attraverso i sentimenti si deve sperare in un recupero di tutto il resto .
una stroai privata ch ci racconta la stroia dal di dentro
tornato ad un cinema di vera qualità dalla porta ufficiale
un grande attore, che qui dà il suo contributo in maniera determinante
il ragazzo che si trova nella situazione familiare storica delicata
un volto ed un'attrice da tenere a mente
il suo ruolo potrebbe fuorviare, ma discreta la sua interpretazione
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