Alla fine di una domenica di sole, mare, tuffi e pizza, quattro ragazzini, stuprano Irene, anche lei adolescente. Uno di loro, Ciro, la mattina dopo va a denunciare sé e gli altri. Sono condannati a due anni di reclusione. I due mondi, così opposti e diversi, si attrarranno e addirittura, forse, si incontreranno e fonderanno.
Note
Il nuovo, splendido volo di Capuano si discosta nervosamente e scorbuticamente dalla normalità delle immagini e dei suoni ricorrenti. Le inquadrature sono gocce che perforano lo schermo, rumori che bucano i muri e oltrepassano le finestre bloccate dal ferro dei dolori e delle pene, sono parole scritte col pennarello su improvvisati brogliacci d’amore.
Un film che ti prende nella pancia, con sguardi e silenzi che parlano, buio proprio come dice il titolo…due universi paralleli legati dagli stessi sentimenti! Molto intenso..voto buono!
Quattro ragazzi trascorrono una giornata al mare, tra tuffi dagli scogli, giochi d'acqua e canzoni "neomelodiche" alla radio. Passano la serata mangiando una pizza e girando in motorino per la città. Si imbattono in Irene (Irane de Angelis), una ragazza della Napoli "bene", e pensano di chiudere in bellezza la giornata aggredendola e abusando di lei sessualmente. Tra i quattro ragazzi… leggi tutto
Un film dalle buone potenzialità, fortemente debilitato dalla scellerata decisione di non inserire i sottotitoli: difficile per uno spettatore lombardo comprendere metà dei dialoghi (in dialetto napoletano stretto). A metà strada fra “Gomorra” e “Cesare deve morire”, la vicenda di Ciro, adolescente di famiglia proletaria finito in carcere per un… leggi tutto
Per l'ennesima volta, Capuano - che aveva dato prove di gran lunga migliori con Vito e gli altri, Pianese Nunzio e La guerra di Mario - coniuga gli assi portanti del suo cinema: il disagio giovanile e il contesto strettamente partenopeo. Stavolta però le cose funzionano davvero male: la regia si preoccupa troppo del piano figurativo trascurando quello narrativo, molti inserti sono del… leggi tutto
Immaginate, solo per qualche secondo, come sarebbero stati gli ultimi centovent'anni di cinema senza uno straccio di accompagnamento musicale. Per alcuni potrebbe risultare piuttosto faticoso rendersene conto…
Un film dalle buone potenzialità, fortemente debilitato dalla scellerata decisione di non inserire i sottotitoli: difficile per uno spettatore lombardo comprendere metà dei dialoghi (in dialetto napoletano stretto). A metà strada fra “Gomorra” e “Cesare deve morire”, la vicenda di Ciro, adolescente di famiglia proletaria finito in carcere per un…
È un film con qualche difetto, soprattutto nella descrizione del personaggio femminile, ma dimostra un certo coraggio nell'affrontare un paio di problemi gravi della nostra società, in particolare nell'ambito della gioventù che gravita nelle periferie urbane. Capuano ha anche il merito di suggerire una via di fuga e di soluzione nel potere se non salvifico quasi maieutico…
un film sfuggente, che ho cercato di catturare, ma come una specie animale molto schiva, non sono riuscito quasi a scorgere. ciro è nel carcere minorile perchè deve scontare la violenza carnale di grupp ad irene. la ragazzina cerca di elaborare il fattaccio nella sua bella villa lontana dalla città e da tutto, seguendo una terapia con la psicologa che sembra più un battibecco. ciro elabora…
Passi per il racconto che tocca un tema d'Attualita' molto sentito ma per il resto il Film ha troppe parti discontinue ed assai sonnolente che nemmeno la presenza d'Attori conosciuti e bravi salva la visione.voto.5.
Parte bene il film di Antonio Capuano, autore del quale avevo parecchio apprezzato 'La guerra di Mario', con una sequenza di apertura di grande impatto visivo e ben costruita, fino al fattaccio - uno stupro di gruppo - che segnerà l'esistenza dei due protagonisti; con una cesura netta, si passa ai titoli di testa con un'altrettanto bella e lentissima panoramica dall'alto che plana su un…
GIMON 82 ha suggerito qualche giorno fa il dilemma: la reclusione è un reato al pari di chi il crimine lo commette. Non è forse vero che la privazione della libertà è un'onta infamante ? Che pregiudica la vita ? I…
Antonio Capuano è uno di quei registi che non fanno notizia, quindici anni fa il suo controverso PIANESE NUNZIO 14 ANNI A MAGGIO fu in concorso a Venezia e del film rimasero solo le polemiche pretestuose per il tema trattato. Solitario e ostinato, l’autore partenopeo ha proseguito un percorso ideale di cinema che parte sempre dalla cronaca per diramarsi in racconti introspettivi sulle…
VOTO : 6,5.
Sicuramente questo film è interessante, e per tanti aspetti lontano dalle solite consuetudini, purtroppo, nonostante gli attribuisca alcuni pregi oggettivi, non è riuscito ad entrarmi completamente “dentro”.
Dopo una domenica di mare, e cena al ristorante non pagata, quattro giovani quindicenni s’imbattono in Irene, appena accompagnata sotto casa…
Ottima regia, buona recitazione, discreti dialoghi e colonna sonora di tutto rispetto sono i punti di forza di questo film, dall'altro lato qualche tempo morto di troppo appesantisce di non poco la visione. A questo si aggiunge (o si sottrae secondo gusto) un ricorso frequente a facili moralismi e vuote retoriche condito con qualche sprazzo di poesia. Voto: 7/7,5.
Premesso che è una visione da consigliare, specialmente al pubblico dei genitori e in particolar modo a quelli napoletani, tuttavia, devo dire che sul profilo figurativo, narrativo ed interpretativo mi ha lasciato un po' insoddisfatto. L'ho trovato a tratti politicizzato, pedagogico, didattico, didascalico. Sembra quasi un film su commissione politica – basta leggere l'elenco dei…
Quattro ragazzi trascorrono una giornata al mare, tra tuffi dagli scogli, giochi d'acqua e canzoni "neomelodiche" alla radio. Passano la serata mangiando una pizza e girando in motorino per la città. Si imbattono in Irene (Irane de Angelis), una ragazza della Napoli "bene", e pensano di chiudere in bellezza la giornata aggredendola e abusando di lei sessualmente. Tra i quattro ragazzi…
Antonio Capuano riesce ancora una volta a trasformare le sensazioni in immagini, donandoci un tipo di cinema che in Italia raramente riusciamo ad avere...Un cinema di poesia, un po' come faceva Pasolini. La storia di questo film è tragica, ma non solo per quello che racconta, cioè il barbaro stupro di un branco di ragazzini ad una adolescente...ma proprio per come ci fa penetrare…
Sicuramente uno dei film più profondi,sinceri,toccanti,ben fatto e ben recitato (...E AHINOI PURTROPPO IGNORATO) dell'anno solare 2010... Storia cruda,storia di strada:la violenza sulle donne è un paragrafo ancor poco approfondito,che pochi hanno il coraggio di trattare anche perchè pochi hanno la delicatezza e la maestria dimostarta qui da Capuano. Momenti francamente da…
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Commenti (1) vedi tutti
Un film che ti prende nella pancia, con sguardi e silenzi che parlano, buio proprio come dice il titolo…due universi paralleli legati dagli stessi sentimenti! Molto intenso..voto buono!
commento di luanizza