Regia di Edgar Wright vedi scheda film
Il ventiduenne Scott Pilgrim vive a Toronto, condivide l’appartamento con un amico gay, suona il basso in una band, si è appena messo con una liceale ma conosce l’enigmatica newyorkese Ramona, dal passato turbolento. Un film di pura confezione: chiassoso, rutilante, fumettistico, fa uso di ogni possibile trucchetto visivo e sonoro. È palesemente costruito come un videogioco i cui sette livelli, di difficoltà crescente, corrispondono agli ex di Ramona che Scott deve sconfiggere e dove si può anche guadagnare una vita in bonus (e dunque avere la possibilità di correggere gli errori). Ma così facendo si incarta in un meccanismo ripetitivo (meno male tra gli avversari ci sono due gemelli per velocizzare i tempi, ma anche così il minutaggio resta eccessivo), e dopo tante giravolte arriva esattamente dove tutti ci aspettiamo: sotto la scorza, è la solita commedia consolatoria per adolescenti sfigati. Ha le carte in regola per piacere al suo pubblico di riferimento, ma certi entusiasmi da parte di spettatori adulti e scafati mi sembrano fuori luogo.
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