Regia di Edgar Wright vedi scheda film
Edgar Wright, pur abbandonando in questo caso il suo collaudato partner di scena Simon Pegg, continua il suo notevole percorso di regista e qui confeziona un film assolutamente originale per una quantità di motivi che numericamente è davvero quasi impossibile riscontrare in altre pellicole recenti.
Gioco rischioso (infatti il film è stato un flop internazionale non di poco conto) che mi ha soddisfatto in larga parte (esclusa l’ultima parte forse un po’ troppo tirata per le lunghe).
Scott Pilgrim (Michael Cera) è un bassista in cerca di successo che sta cercando di dimenticare un grande amore andato male, ma non può essere la liceale diciassettenne Knives Chau (Ellen Wong) che frequenta la soluzione alla sua crisi affettiva.
Sarà invece l’alternativa Ramona Flowers (Mary Elizabeth Winstead), che ogni dieci giorni cambia colore dei capelli, ma per poter diventare il suo compagno ufficiale dovrà prima sconfiggere la lega dei suoi ex, costituita da sette nemici, messi insieme dal produttore musicale Gideon (Jason Schwartzman) che vuole tornare insieme a lei.
Film decisamente innovativo, o alternativo se si preferisce, che si avvale di un contesto grafico, sonoro, ma anche ideologico davvero particolare il che può essere una cosa molto positiva, ma anche negativa se l’impianto ideato non viene recepito nella maniera giusta.
Così troviamo scritte fumettistiche che sottolineano i rumori, barre di ogni tipo che invadono lo schermo per evidenziare molte azioni (stile videogame anni ottanta), suoni che invadono, o hanno invaso, la nostra quotidianità, dialoghi freschi e spumeggianti (simpatia a volontà con variazioni espressive di ogni tipo), incastonati da un montaggio che in alcuni frangenti è vorticoso e spiazzante nel suo mutare la scena improvvisamente.
Tante idee insomma per impreziosire un film che tolti i tantissimi cavilli estetici adottati rappresenta una storia d’amore giovane come tante altre, ma il lavoro fatto è stato davvero notevole, caratterizzato da un gusto che guarda al contempo in avanti nel tempo, ma anche indietro in quanto molti degli effetti richiamati in causa arrivano anche da un passato nemmeno tanto vicino.
Il divertimento è dunque ampiamente garantito, aiutato, oltre che da tante idee, dalla musica (che invade con energia tante scene) e da un cast giovane che si presta alla causa con sincera partecipazione anche quando si tratta di pochi segmenti (vedi un serioso Chris Evans che stona felicemente col contesto, o il coinquilino omosessuale di Scott interpretato da Kieran Culkin).
Dunque considero questo “esperimento” un divertentissimo tourbillon di colori, suoni ed immagini, una delle commedie (anche se etichettarlo è difficile e rischioso) per teenager migliori degli ultimi anni, al pari di “Adventureland” col quale non condividerà tanto nell’impianto scenico, ma molto di più per la storia di fondo e per un finale semplicemente romantico (e poi Michael Cera e Jesse Eisenberg si assomigliano non poco).
Effervescente.
VOTO : 8/10.
Frulla una montagna di idee tra elementi provenienti dal passato ed altri innovativi.
Il risultato finale lo premia alla grande.
Nerd da combattimento.
Simpatico, stupidino, si tifa per lui
Alternativa e carina.
Simpatico ruolo di supporto.
Alcune battute vanno fragorosamente a segno.
Talmente impettito da risultare simpatico.
Scanzonato.
Mini parte nella quale non può far sfoggio delle sue capacità.
Very easy e anche poco sfruttata, ma sostanzialmente graziosa.
E' il super "cattivo" dalla lega degli ex.
Caratterizzazione particolare e soddisfacente.
Ha energia da vendere.
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