Regia di Michel Gondry vedi scheda film
Qualcun altro ha scritto qui che questo film può piacere solo ai ragazzini, ebbene io, 64enne (nel 2015), con milioni di film nella testa e memore delle tante risate fatte da ragazzino con la serie della Pantera rosa, ho ritrovato in Green Hornet quella comicità che, tranne gli ottimi ma ormai lontani nel tempo Frankestein junior e Il pesce di nome Vanda, temevo perduta.
Dialoghi irresistibili a volte sottili, sempre pungenti, scazzottate acrobatiche, inseguimenti esilaranti con mezzi impossibili, rutilanti sparatorie con armi mirabolanti (persino una pistola a due canne, anche divergenti), colpi di scena, rovesciamento delle sorti... Insomma, una gragnuola di trovate talmente densa che bisogna vederlo una seconda volta perché qualcosa si perde distratti dalla risata per la gag precedente. Meccanismo infallibile della sceneggiatura, regia sapiente e divertita, fotografia che ammicca ai comics, effetti speciali ben dosati e discreti ma efficacissimi, piani sequenza ammirevoli, montaggio al fotogramma, attori inappuntabili (però la Diaz e il suo personaggio potevano anche ometterli), tutto con unico scopo: divertire. E si è beatamente catturati, dalla scena iniziale fino ai titoli (sì, anche i titoli!) finali.
Mi voglio rovinare: voto 8
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