Regia di Matteo Botrugno, Daniele Coluccini vedi scheda film
Mio dio, che bello. Al solito, chi mi conosce sa che non do mai le 5 stellette a ciò che non s'è ancora storicizzato e "marinato" nel tempo, ma qui davvero mi piange il cuore nel darne solo 4.
Che dire? Opera come non se ne vedono più (o se ne vedono troppo poche), permeata da un'attenzione per la vita (che viene raccontata) e per l'arte (il medium cinema) che forse solo due esordienti potevano centrare così, senza maniera (con qualche citazione sicuro, Pasolini su tutti) e con infinito amore (per vita e arte, s'intende). Mio dio, che bello.
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