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Et in terra pax

Regia di Matteo Botrugno, Daniele Coluccini vedi scheda film

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La recensione su Et in terra pax

di miccialunga
8 stelle

Film realizzato con 80.000 €, coppia di registi esordienti (oggi diciamo giovani, ma a 30 anni si dovrebbe essere già oltre) e gruppo di attori professionisti ma sconosciuti: invisibile agli italiani, se escludiamo Roma, Milano e qualche sala che l'ha richiesto quà e là. Triste storia di distribuzione nazionale incapace di riconoscere e valorizzare e diffondere opere di valore, indipendentemente dal gradimento del pubblico (imprevedibile, sì, ma se non ci provi a stimolarlo, non può nemmeno rispondere!). Mentre in Francia l'hanno acquistato il giorno dopo la proiezione a Venezia!
L'ho potuto vedere all'aperto, solo per merito del gestore dell'arena che ha chiamato i bravissimi autori. Ciò che mi ha colpito di più è che mi sia piaciuto: nonostante parli di tragedie e descriva storie squallide, sgradevoli, disperate, violente e spietate, ho trovato il film molto gradevole. Non so come spiegare la contraddizione, ma evidentemente i registi sono riusciti a tratteggiare una realtà reale, politicamente disumana ma socialmente umanissima, con grande e familiare naturalezza, accostandosi ai personaggi documentandone le vicende, le relazioni, le espressioni, il verbale e il non verbale.
Un film accompagnato dai registi nel suo svolgimento, così come lo accompagnano le musiche, spesso assenti e a tratti protagoniste, bellissime, a sottineare il contrasto presente nello stesso titolo, tra la pace del Gloria e la imperfezione delle vite vere degli uomini, specie quelli ammassati in scatoloni di cemento, volutamente ai margini, prodotti di scarto voluti dal sistema (che non è in contatto, si ammazzino pure tra loro...).
Asciutto e realistico lo stile, con molti spunti umoristici (molto romani romaneschi) e qualche momento emozionante e quasi commovente e molto bello da vedere, come le fiamme vivaldiane (solo distruzione di ogni speranza o anche speranza di purificazione? Soltanto segno di annientamento o anche richiamo alla presenza dello spirito santo?) o il ruolo delle mani, carnefici e vittime, e poi cercatrici di contatto-affetto-amore-rinascita, forse non del tutto impossibile.

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