Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Tre storie legate in vario modo all’aldilà: una giornalista francese ha un’esperienza post mortem durante lo tsunami del 2004; un sensitivo americano ha rinunciato a usare i suoi poteri e fa l’operaio; un ragazzino inglese di famiglia disastrata non sa rassegnarsi alla perdita del fratello gemello in un incidente stradale. Un film di cui mi sfugge lo scopo: rassicurare gli animi degli spettatori sull’esistenza di una vita dopo la morte? suscitare un dibattito sull’argomento? smascherare la presunta congiura del silenzio ordita dalla lobby degli atei, come punta a fare la giornalista? In ogni caso, si passa la prima ora e mezza a chiedersi quando e come le tre storie finiranno per incrociarsi (e nel frattempo si registra la scomparsa dell’unico personaggio potenzialmente interessante, Bryce Dallas Howard); poi, quando ciò succede, si rimpiange che non siano rimaste separate, perché quel tripudio di lieti fine sembra la parodia delle più corrive commedie hollywoodiane.
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