Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Film che ti fa pensare ... e che racconta in modo esattamente laico la morte e le sue conseguenze per chi rimane, nei sentimenti di abbandono e nello stato d'animo ferito ... ma non azzarda risposte sulla condizione di chi ci lascia ... e questo è un grande pregio del film, denota l'umiltà di chi lo ha sceneggiato e diretto. Questo film pone domande e dubbi sulla condizione delle persone che non ci sono più. Non ha l'arroganza di fantasticare risposte evocando le credenze religiose o le tradizioni popolari; è un film umile nel senso più nobile del termine. Anche quando il regista tenta di far intravedere un luogo onirico in cui ci siano le persone decedute, lo fa in punta di piedi, con l'immagine sfocata, indecifrabile e mai tersa, resa illegibile così come quando si riaprono gli occhi al mattino da un lungo sonno. Con gli occhi ancora umidi e non capaci di mettere a fuoco nulla. E' film che ha dei momenti molto emozionati, specie quelli londinesi con i due fratelli. In effetti, la prima parte (quella che riguarda lo tsunami) è davvero formidabile, un successo. Bravo Matt Damon "in palla". Lascia un pò perplessi il finale, che sembra del tutto scollegato dal resto del film, forse perchè frettolosamente sceneggiato, nell'incertezza sul messaggio conclusivo. Però in definitiva penso che questo film, per il tema, sia stata una scelta coraggiosa per Clint Eastwood, che è stato comunque all'altezza di dirigere sufficientemente bene come per altri film, che hanno avuto ben più successo, ma che io ritengo dello stesso calibro (Million Dollar Baby e Gran Torino).
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