Regia di Sergio Castellitto vedi scheda film
Marcello (Sergio Castellitto) e Marina (Laura Morante) sono la tipica coppia di classe medio alta: fedifrago architetto di grido lui, complessata psicologa perseguitata dai pazienti lei; hanno un'unica figlia adolescente, Rosa, ragazzina brillante dalla turbolenta vita sentimentale, cui entrambi lasciano molta libertà, e una combriccola di amici sull'orlo della crisi sentimentale e personale.
Durante un fine settimana si ritrovano tutti nella casa in campagna della coppia e il loro già precario equilibrio viene sconvolto dalla scoperta che l'inquieta diciassettenne ha un nuovo fidanzato: si chiama Armando, ed è un distinto e arzillo signore ultrasessantenne.
Sergio Castellitto porta sul grande schermo l'ennesima trasposizione di uno dei romanzi di sua moglie Margaret Mazzantini, un ritratto acido e urlato, ma anche un po' grottesco e stereotipato, di una realtà borghese soggiogata da incoffessate fobie e fragili apparenze.
Tra gli interpreti, che offrono buone prove seppur confinati in personaggi spesso sgradevoli e sopra le righe - vedi Barbara Bobulova nei panni di una smarrita psicolabile, che pure è stata premiata con il David di Donatello - Enzo Iannacci, volutamente sottotono, è praticamente quasi l'unico motivo di interesse in una storia intrisa di vetriolo che presenta uno squarcio di umanità allo sbando tra fallimenti emotivi, insicurezze e sogni infranti.
Amaro e beffardo.
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