Regia di Sergio Castellitto vedi scheda film
Visto il trailer di questo film ho espresso la seguente opinione:
Dio santo che schifo... ma nemmeno se mi pagano tanto oro quanto peso (e mi converrebbe visto che non sono una silfide) vado a vederlo!
Detto ciò qualche giorno dopo mi apprestavo a cercare parcheggio nei dintorni del King di Via Fogliano che si sa è sempre un casino trovare il parcheggio e non mi avevano nemmeno pagato oro....
Prendiamo posto e il film inizia provocandomi uno di quei fastidi esistenziali che scena dopo scena prendono forma in un'insofferenza allucinante. Passati quei dieci minuti in cui rivedi tutta la tua vita all'ombra di quell'orrido compromesso in cui hai accettato per amore di sottoporti alla visione di un film italiano e per di più uscito sotto Natale, ho iniziato particare una forma di meditazione autoguidata che mi ha permesso di distogliermi da pensieri cupi e minacciosi.
Scena dopo scena il somaro comincia a strapparmi qualche increspatura delle labbra, qualche risatina e me lo comincio a guardare con più attenzione.
La Morante che urla come al solito... Castellitto che gigioneggia, Giallini che è Giallini (e quindi è fico!)... un fracco di personaggi che gli tocca metterli tutti insieme nel casale in Toscana se non si vogliono spendere centinaia di migliaia di euro in riprese di qua e di là.
Le generazioni sono tutte coperte... dall'adolescente alla nonna... le professioni pure sono esplorate in parecchie direzioni e così pure le manie e le incongruenze dell'essere umano.
Ragazzi.. io alla fine il film me lo sono goduto però diciamo la verità... si tratta di un cinepattone, incartato meglio e col fiocco di raso ma sempre di un cinepanettone si tratta.
Onore a Castellitto che ha scelto Lola Ponce (che in quanto a culo a Belen non gli deve invidiare nulla) facendone solo intravedere le grazie per distinguersi dai suoi ben più sguaiati colleghi.
Indubbiamente il somaro ha anche qualche pretesa di regia, alcuni accenni lievissimi ad un certo surreale ma alla fine si ricordano più le sitiuazioni divertenti, alcune battute e la caratterizzazione estrema di qualche personaggio.
Cosa c'è di male in tutto questo? Francamente nulla se non che l'ambientazione upper class è un po' stereotipata e che forse un par di schiaffi a una figlia del genere bisognerebbe darglieli. Altrochè!
Comunque nel consueto panorama del nostro cinema questo non sarà una pietra miliare ma forse potrebbe essere uno step verso un sano cinema di intrattenimento che i coniugi Castellitto dimostrano di poter fare. Chissà....
Sicuramente 3 stellette ma visto che una volta tanto non ho lanciato maledizioni alla stirpe degenere del grande cinema italiano gliene concedo 4.
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