Regia di Michele Placido vedi scheda film
Finchè si trattava di assistere all'annegamento dei rimpianti sessantottini in oceani di retorica, nessun problema: una pietra sopra rimediava in modo indolore. La faccenda diventa ben più grave se un cineasta affermato e soprattutto considerato come Placido abbandona ogni decoro umano e professionale per votarsi a un'operazione del genere. Dimenticando quell'obiettività che in determinati casi costituisce obbligo, il regista dichiara la propria ammirazione al mito d'infanzia con una fiction d'infimo ordine, in cui la sconcertante presa di posizione a favore del protagonista relega in secondo piano anche la mediocrità cinematografica dell'opera. Nessun giudizio morale: da qualunque lato lo si prenda, Vallanzasca è un progetto rovinoso. Ma è impossibile glissare davanti alla leggerezza della raffigurazione tutta charme operata sul "bel Renè", scelta superficiale assai pericolosa in tempi e luoghi ove la distinzione bene-male non è più così chiara e il concetto di giustizia viene messo quotidianamente alla gogna. Se proprio bisogna soddisfare questo impellente bisogno di trovare eroi, almeno non cerchiamoli dietro alle sbarre.
ricostruzione delle vicissitudini del celebre criminale. Rilettura che ne prende nettamente le difese, nel patetico tentativo di esaltarlo.
senza parole
bravo come sempre, ma che gran spreco.
relegato in un ruoletto secondario. Dà il massimo come sempre, per un film che non lo meriterebbe.
buona prova
brava pure lei
dispiace davvero che vada in trasferta per abbracciare progetti simili
non male
particina senza troppe pretese
si difende bene
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